Il Palestinian Agricultural Relief Committee (PARC) ribadisce il suo impegno per il diritto umanitario internazionale e dei regolamenti palestinesi

parc30 gennaio 2011 - La società israeliana Agrexco ha recentemente organizzato un tour in Europa per diversi agricoltori palestinesi dalla Striscia di Gaza. Lo scopo dichiarato di questa visita è stato quello di introdurre gli standard del mercato europeo ai produttori palestinesi poiché Agrexco ha contribuito ad esportare una quantità limitata di fragole e fiori per i mercati europei. Durante il tour Agrexco ha cercato di sfruttare la partecipazione dei contadini palestinesi e usarli per minare tutte le campagne della società civile che chiedono il boicottaggio dei prodotti Agrexco a causa delle sue violazioni dell'accordo di trattamento preferenziale per i prodotti israeliani esportati in Europa. L'esportazione da parte dell'Agrexco di prodotti provenienti dagli insediamenti, che non sono prodotti all'interno dei confini di Israele, è in violazione di leggi e regolamenti europei. È importante notare che il PARC pubblica questa dichiarazione di chiarimento perché il suo nome è stato usato più di una volta.

I contadini palestinesi che hanno partecipato a questo tour sono stati sfruttati e il loro disperato bisogno di esportare i loro prodotti è stato strumentalizzato. Va inoltre sottolineato che nessuno degli agricoltori partecipanti rappresenta il PARC.

L'ultimo volta che Agrexco ha esportato quantità limitate in Europa di fragole e fiori dalla Striscia di Gaza, sfruttando l'assedio illegale israeliano di Gaza e l'impossibilità dei contadini palestinesi di Gaza ad esportare tramite altri canali che non sono l'Agrexco, mirava ad abbellire l'immagine dell'occupazione israeliana e coprire tutti i suoi orrendi crimini contro il popolo palestinese, e soprattutto attraverso il continuo assedio israeliano della Striscia di Gaza che resiste.

PARC conferma la sua posizione su Agrexco, che considera in violazione del diritto umanitario internazionale e di accordi commerciali con l'Unione europea, attraverso l'esportazione di prodotti provenienti dagli insediamenti israeliani, che sono illegalmente costruiti su terra palestinese rubata. Inoltre, Agrexco è coinvolto nello sfruttamento della manodopera a buon mercato degli agricoltori palestinesi, compreso il lavoro minorile, per realizzare profitti e guadagni.

Sulla base di quanto sopra, PARC conferma il suo sostegno al boicottaggio di tutte le società che sono complici nelle violazioni del diritto internazionale, tra cui Agrexco. PARC considera il diritto internazionale umanitario e le relative disposizioni legislative palestinesi come riferimento per il suo lavoro. PARC denuncia anche l'uso del suo nome e di ciò che rappresenta come una foglia di fico per aggirare queste leggi e di minare la giusta lotta del popolo palestinese per la sua libertà e indipendenza, compresa la revoca immediata dell'assedio israeliano imposto sulla Striscia di Gaza, il pieno controllo dei palestinesi sulle proprie risorse, i porti e le frontiere, e che consenta un commercio libero ed equo per tutti i prodotti palestinesi basato sulle regole del commercio internazionale.

Lo sfruttamento della sofferenza dei palestinesi sotto occupazione è un squallido tentativo di negare al popolo palestinese i suoi diritti sanciti dalle Nazioni Unite. Ciò costituisce una palese violazione non solo del diritto internazionale, ma anche di principi morali, confermando così la giustezza delle richieste di boicottaggio dell'Agrexco e di tutte le società che traggono profitti o benefici dall'occupazione israeliana e dal relativo sistema di controllo da essa imposto.

In questa occasione, il PARC saluta tutti gli attivisti e sostenitori per la campagna internazionale per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) e soprattutto i nostri amici e partner francesi che sono riusciti a condizionare il tentativo dell'Agrexco a condurre una conferenza stampa congiunta con alcuni produttori palestinesi strumentalizzati.

Fonte: PARC

Traduzione a cura di Stop Agrexco Italia