A chi di competenza

Come consiglio comunale di Beit Surik scriviamo per esprimere il nostro ringraziamento profondo per la decisione del consiglio comunale di Rho di condannare moralmente e politicamente l’azienda italiana Pizzarotti per la sua partecipazione nel progetto israeliano del treno A1.

Dichiariamo la nostra obiezione all’itinerario proposto per la linea ferroviaria Gerusalemme – Tel Aviv, che attraversa terra che appartiene al villaggio di Beit Surik, nel distretto di Gerusalemme nella Cisgiordania.

L’itinerario proposto per la linea ferroviaria attraversa terreno agricolo che persino la Corte suprema dell’Israele ha dichiarato che deve essere conservato come parte di Beit Surik per il benessere della popolazione del villaggio nel quadro di una sentenza relativa alla costruzione del muro di segregazione sulla nostra terra.

 

Questa linea ferroviaria porterà disagio e sofferenza al villaggio in termini di terra persa e di inquinamento acustico, senza alcun beneficio, poiché il treno collegherà aree a cui i residenti del villaggio con carte di identità della Cisgiordania non possono accedere.

Beit Surik è riuscita a mettere in discussione il percorso del muro di segregazione che circonda il villaggio, quando la Corte suprema dell’Israele “ha ordinato di cambiare il percorso di sezioni del muro nell’area di Judea e di Samaria (la Cisgiordania) per evitare difficoltà inutili alla popolazione palestinese locale.” (http://www.unhcr.org/refworld/country,,ISR_SC,,ISR,,4374ac594,0.html)

Il villaggio ciò nonostante ha perso 3000 dunams di terra attraverso la costruzione del muro. La linea ferroviaria proposta minaccia di sottrarre altri 3000 dunams.

Sappiamo che la gente della colonia israeliana di Mevaseret Zion nel 2005 ha fatto appello per allontanare l’itinerario previsto dalle proprie abitazioni a causa dell’inquinamento acustico. È inaccettabile che questa ferrovia sia progettata sulla terra recuperata dal villaggio. Questo costituisce una sfida diretta a quella sentenza della corte.

Inoltre, secondo il diritto internazionale, lo stato israeliano non ha alcun diritto di determinare l’uso del suolo del territorio palestinese occupato della Cisgiordania. Questa proposta sembra volere dimostrare che malgrado le sentenze delle corti israeliane, il governo israeliano è pronto a infrangere sia le leggi internazionali che le proprie per colonizzare la terra palestinese come parte del progetto sionista.

Chiediamo che questa proposta sia modificata. La linea ferroviaria dovrebbe essere costruita sulla terra che già è stata confiscata ai villaggi della Cisgiordania, che ora si trovano sul lato israeliano della linea verde in quanto il servizio è esclusivamente per uso ed beneficio israeliano. Noi, gente di Beit Surik, non vogliamo che la linea ferroviaria sia costruita sulla nostra terra. Crediamo che sia di importanza fondamentale per la gente del mondo sostenere il nostro diritto di decidere dell’uso della nostra propria terra e facciamo appello a tutti per aiutarci ad arrestare questo treno.

Firmato:

Consiglio di villaggio,
Beit Surik, Palestina occupata