LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Gli attivisti della San Francisco Bay Area non hanno permesso ad una imbarcazione della più grande compagnia israeliana di spedizione marittima di attraccare e scaricare al porto di Oakland per Quattro giorni consecutivi.

Martedì 19 Agosto alle 6:45 del mattino, gli attivisti hanno dichiarato un’ulteriore vittoria contro la Zim Line, che sta tentando di attraccare al porto di Oakland da Sabato 16 Agosto.

Lara Kiswani, direttrice esecutiva dell’Arab Resource and Organizing Center locale, ha riferito a The Electronic Intifada che aspetteranno di sentire se oggi la Zim Line abbandonerà l’area del Porto di Oakland con il carico che trasporta. “Altrimenti,” scrive Kiswani in una mail, “continueremo la nostra mobilitazione finchè non lo fa.”

Gli organizzatori avevano inizialmente pianificato un’azione della durata di un solo giorno per il 16 Agosto, per far ritardare lo scaricamento settimanale di Sabato dell’imbarcazione Zim di un solo giorno lavorativo. Il successo di Sabato è stato perfetto: la Zim Pireaus ha completamente evitato il Porto di Oakland, preferendo rimanere in mare a sud di Oakland piuttosto che andare incontro ai migliaia di manifestanti che sono scesi sulle banchine.

Ma, finito l’impatto del trionfo iniziale, gli attivisti sono ritornati alla Banchina 57 del Porto di Oakland la sera seguente, Domenica 17 Agosto.

Alle 17.00 di Domenica, i manifestanti hanno lanciato un urgente appello a tutti gli attivisti per andare al Porto. Entro trenta minuti dall’appello, centinaia di persone sono ritornate alle banchine. I lavoratori dell’International Longshore e del sindacato Warehouse (ILWU) – Local 10 hanno rispettato la linea di picchetto e si sono rifiutati di scaricare il carico della nave.

 

Nessuno sarebbe passato

Tornando all’azione di Sabato, gli organizzatori hanno lavorato sodo per guadagnarsi l’appoggio del lavoratori dell’ILWU locale, i contratti di lavoro sono al momento scaduti. Mentre molti membri dell’ILWU erano entusiasti di prestare il loro aiuto per la Palestina -  come fecero in precedenza, nel 2010 – altri erano tuttavia preoccupati dal perdere una giornata di lavoro in assenza di un accordo contrattuale interno.

Ma arrivò Lunedi, e la Zim Line sostava al Porto di Oakland: nessuno avrebbe attraversato la linea di picchetto, anche se il numero di manifestanti si era assottigliato durante il fine settimana - e, così come Martedì mattina, la nave non è stata scaricata. Poiché i lavoratori del sindacato hanno il contratto scaduto, non sono obbligati ad un mediatore del Porto la decisione di andare o no a lavorare, dato che si tratta di una decisione interna.

Lunedì, ILWU ha rilasciato una dichiarazione sulla sua conformità con la linea di picchetto, sostenendo che erano le “condizioni [di lavoro, ndt] non sicure” che li avevano portati alla loro decisione:

Il ILWU non ha preso alcuna posizione sul problema associato con la manifestazione, ma nei casi in cui circostanze non sicure insorgono al punto di entrata del Porto, il sindacato deve tutelare la sicurezza dei suoi membri sul posto di lavoro…

La SSA [Servizi di Stivaggio Americani], dopo aver riconosciuto la situazione di sicurezza associata all’ingresso del Porto, ha congedato tutta la manodopera dell’ILWU alle 19:30.

 

Altre azioni in programma

Questa è la prima volta che un’imbarcazione israeliana viene ostacolata dall’attraccare in un porto per più di un giorno a causa di una protesta.

Gli attivisti guardano al futuro. A Settembre, una conferenza annuale sugli armamenti che si terrà ad Oakland, Urban Shield, annovererà tra i partecipanti numerose compagnie israeliane, e l’Arab Resource and Organizing Center (AROC) si sta già mobilitando.

Mentre la chiusura del porto è arrivata in risposta agli attuali bombardamenti israeliani di Gaza e al diretto appello dei gruppi sindacali palestinesi, le organizzazioni locali come l’AROC vogliono che questa azioni segni l’inizio di tante mobilitazioni dirette contro il decennale controllo israeliano dei palestinesi e la colonizzazione della loro terra sponsorizzata dagli Stati Uniti.

 

 

 

 

 

Fonte: bdsmovement.net

Traduzione: BDS Italia