Il governo ha sconsigliato i cittadini irlandesi di investire o intraprendere qualsiasi attività commerciale con le compagnie negli insediamenti israeliani nei Territori Palestinesi Occupati, la Cisgiordania e Gaza.
L’avviso si applica anche alle Alture del Golan in Siria, che Israele conquistò durante la Guerra dei Sei Giorni nel 1967.
Questa mossa è il linea con quanto fatto da molti altri paesi europei e con l’avviso che è stato recentemente pubblicato da Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Italia, Olanda e Portogallo.
In un comunicato, il Dipartimento degli Affari Esteri ha affermato che l’Irlanda e i suoi partner dell’Unione Europea hanno una chiara posizione circa gli insediamenti israeliani.
[Il comunicato] recita: “La Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, Gaza e le Alture del Golan sono territori che sono stati occupati da Israele a partire dal 1967.”
“Gli insediamenti israeliani sono illegali secondo il diritto internazionale, costituiscono un ostacolo alla pace e rendono la soluzione del conflitto israelo-palestinese a due Stati impossibile.”
“L’Unione Europea e i suoi Stati Membri non riconosceranno nessun cambiamento ai confini precedenti al 1967, incluso quello che riguarda Gerusalemme, o altri che non siano concordati dalle parti.”
[Il comunicato] continua nel dire che le transazioni finanziarie, gli investimenti, le acquisizioni, così come altre attività economiche, incluso il turismo, nelle colonie israeliane o che portano vantaggi agli insediamenti, portano con sé rischi legali ed economici.
Ciò deriva dal fatto che gli insediamenti israeliani, secondo il diritto internazionale, sono costruiti su terra occupata e non sono riconosciuti come legittima parte del territorio di Israele.
Il Dipartimento ha detto che potenziali acquirenti e investitori devono essere consapevoli che un futuro accordo di pace tra Israele e i palestinesi, o tra Israele e la Siria, potrebbe avere conseguenze per i beni che acquistano o le attività economiche che portano avanti in questi insediamenti.
In caso di dispute, il Dipartimento dice che potrebbe essere molto difficile assicurare protezione agli interessi dei propri connazionali.
Israele conquistò i Territori Palestinesi Occupati e le Alture del Golan durante la Guerra dei Sei Giorni.
Una cifra stimata di 300.000 palestinesi furono scacciati dalla Cisgiordania e da Gaza come risultato della guerra.
Gli insediamenti sono considerati illegali dalla comunità internazionale e molti vedono la costruzione degli insediamenti da parte di Israele come un modo per colonizzare la terra che ha conquistato.
Israele ha de-facto già annesso parte delle sua conquiste del 1967: le Alture del Golan e Gerusalemme Est, che i palestinesi vogliono come loro capitale.
Nessuna delle due azioni è stata riconosciuta a livello internazionale.
La costruzione di nuove unità abitative per ebrei in Cisgiordania è cresciuta del 123% nel 2013 rispetto all’anno precedente.
Questo aumento è coinciso con i colloqui di pace, che vacillavano dall'inizio di quest'anno.
I vari governi israeliani che si sono succeduti hanno detto che i blocchi coloniali, illegali secondo il diritto internazionale, dovrebbero rimanere parte di Israele in qualunque accordo negoziato con i palestinesi.
Tuttavia, la Convenzione di Ginevra afferma che "la Potenza Occupante non potrà procedere alla deportazione o al trasferimento di parte della sua propria popolazione civile nel territorio che occupa.”
Fonte: rte.ie
Traduzione: BDS Italia