LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

di Micha Kurz 

Dal primo giorno, l’“intelligence israeliana” presumeva che i ragazzi rapiti non erano più in vita, eppure hanno nascosto la notizia dalle famiglie e dai media. Invece il rapimento è stato utilizzato per manipolare gli israeliani a credere che l'esercito li stava cercando, mentre in realtà razziava centinaia di case, arrestando migliaia di persone, scatenando il caos violento sulle città e sui villaggi palestinesi. Questo mese di furore militarizzato è stato manipolato per attuare piani militari dormienti, e per concludersi con i ragazzi scomparsi tragicamente trovati morti, e in fine ad un funerale nazionalista mediatico, e un appello al lutto nazionale.

Il lutto nazionale è stato intrecciato di appelli immediati per l'espansione degli insediamenti, trasformando cinicamente il sangue in cemento, con un invito nazionalista alla vendetta senza freni.

Questa mattina Mohamed Abu Khdeir, 16 anni, è stato assassinato nel quartiere di Shuafat a nord di Gerusalemme, un quartiere che da allora è stato in subbuglio. Mentre il mio cuore è con tutte le famiglie che hanno perso i propri cari, dobbiamo capire una cosa: Questa ondata di violenza non è spontanea, è stata deliberatamente orchestrata.

In nome del giudaismo nazionalista, folle di giovani israeliani stanno marciando per le strade di Gerusalemme cantando 'morte agli arabi' e 'che bruci il tuo paese'. Linciaggi e crimini d'odio sono ora aggiunti alla lista delle azioni per cui la polizia israeliana chiude un occhio.

Senza rendercene conto, abbiamo condannato Gerusalemme a diventare una Disneyland ebraica falsa per i turisti sulle spalle di coloro che hanno custodito la città per secoli. Comunità ebraiche di tutto il mondo ancora si definiscono ebrei attraverso una fedeltà ai valori sionisti. Non capiscono cosa significa il sionismo quando viene portato avanti e finalmente si manifesta nella sua piena potenzialità. Lo stiamo osservando ora, mentre si rivela. Il razzismo nazionalista è molto familiare a noi, anzi l’abbiamo studiato bene nelle nostre scuole superiori. Così bene che lo stiamo emulando. Quindi lasciate che vi dica una cosa come un ebreo orgoglioso: sionismo = razzismo.

Sono intimamente familiare con l'odio razzista, la violenza, e la scusa "stavo solo seguendo gli ordini." Ma dalla polizia di frontiera, ai soldati, ai sempre crescenti movimenti giovanili giudaico-fascisti sponsorizzati dallo stato che chiedono la rimozione della moschea di Al Aqsa per fare spazio per il terzo tempio ... - questa furia mi è sconosciuta.

Lo ammetto, ho paura.

In primo luogo per le comunità palestinesi di Gerusalemme che hanno già il peso che non posso immaginare dell'occupazione sulle loro spalle, e poi per il benessere di tutti coloro che vivono in questa città che devono pagare un prezzo per il virus che il movimento sionista ha portato con sé dall'Europa: il razzismo.

Amici moderati ancora sostengono che "noi (israeliani) abbiamo il diritto di mantenere la nostra cultura nella nostra città", sostenendo la segregazione e il razzismo senza battere ciglio. Il mondo ebraico sionista dà al razzismo il timbro Kosher di approvazione. Il mondo dà ancora al sionismo il suo timbro di approvazione. Questo dibattito diventa la mia opinione contro la sua? Oppure possiamo essere d'accordo, il razzismo non è accettabile, va bene?!

Con l'aiuto di voci cristiane, musulmane, ebree e pagane per la pace, la giustizia e la compassione, mi auguro che il mondo continui a boicottare, disinvestire e sanzionare la violenza israeliana, costringendoci tutti finalmente a diventare la terra cosmopolita e democratica in cui tutti noi meritiamo di vivere. Infatti, un piano di lungo termine basato sui valori di uguaglianza, giustizia e democrazia è dove dovremmo tutti concentrare le nostre energie.

Ma nel frattempo ... Israele oggi non è né democratico né ebraico. A rischio di sembrare messianico (a mali estremi ...) chiedo, per favore, a chi menzionerà Gerusalemme nelle loro preghiere di venerdì, sabato o domenica, di inviare un chiaro messaggio: il mondo non tollera più il razzismo sionista, Gerusalemme deve essere liberata! #aiuto!

Micha Kurz è nato e cresciuto a Gerusalemme ovest. Dopo il servizio militare è stato uno dei co-fondatori di Breaking the Silence e da allora ha collaborato con numerose organizzazioni per i diritti umani, tra cui ICAHD e Ta'ayush. Ha co-fondato e lavora con Grassroots Alquds, una piattaforma per la mobilitazione e advocacy, sviluppata per mappare, collegare ed amplificare le voci delle comunità e degli attivisti palestinesi ad Al-Quds e in tutto il mondo. Lavora per una Gerusalemme cosmotropoli e aperte, priva della sistematica oppressione razzista. Non indosserebbe mai più la divisa manco morto, a meno che non si tratti di una ad arcobaleno.

Fonte: Mondoweiss

Traduzione di BDS Italia