Queste due nazioni si uniscono a Francia, Regno Unito e Germania nell'avviso contro i rischi legali e finanziari.
Di Barak Ravid
I governi spagnolo ed italiano, hanno emesso venerdì un avvertimento ai propri cittadini contro il fare affari con gli insediamenti israeliani in Cisgiordania, a Gerusalemme Est, e nelle alture del Golan. I ministri degli esteri dei due paesi hanno annunciato che le imprese che esercitano un'attività economica negli insediamenti sarebbero vulnerabili ad una serie di rischi.
Secondo gli annunci fatti da Spagna e Italia, l'Unione europea ed i suoi Stati membri non riconoscono il governo israeliano in Cisgiordania, Gerusalemme Est e le alture del Golan, che sono stati conquistati nel 1967, e considerano gli insediamenti illegali dal diritto internazionale.
Per questo motivo, dicono gli annunci, le aziende private che fanno affari, trasferiscono fondi, investono denaro, firmano contratti, acquistano terreni o ricevono servizi turistici da società negli insediamenti corrono rischi legali e finanziari.
"La situazione attuale potrebbe portare a dispute sulla terra, acqua, cave o alle risorse naturali che sono stati acquisiti o in cui il denaro è stato investito", si legge nel comunicato del ministero degli Esteri spagnolo. "Le aziende devono tener conto del fatto che [l'attività finanziaria negli insediamenti] rischia di portare al loro coinvolgimento nella violazione del diritto internazionale e la violazione dei diritti umani".
I funzionari del ministero degli Esteri spagnolo hanno detto all'agenzia di stampa spagnola EFE che l'avvertimento non era una sanzione o un boicottaggio di Israele, azioni cui il governo spagnolo si oppone. Hanno detto che l'avvertimento era l'attuazione di una decisione da parte dell'Unione europea e l'allineamento con le azioni adottate dalla Germania, Francia e Regno Unito. "Non abbiamo alcuna intenzione di nuocere al commercio od alla cooperazione con Israele all'interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti", hanno detto, riferendosi alla linea del 1967.
Le Istituzioni dell'UE lo ritengono un avvertimento generale.
Martedì scorso, il governo francese ha emesso un avviso simile, in cui metteva in guardia contro l'impegnarsi in attività finanziaria o investimenti negli insediamenti israeliani in Cisgiordania ed a Gerusalemme Est, e nelle alture del Golan. Un diplomatico francese ha detto che l'avvertimento era parte di un atto congiunto da parte dei cinque paesi più grandi dell'Unione europea - Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna.
Il Regno Unito e la Germania hanno emesso tali avvertimenti diversi mesi fa, e ora, alla luce del fallimento dei colloqui tra Israele ed i palestinesi e le proteste europee sulla recente ondata di costruzione negli insediamenti, altri tre paesi si uniscono a loro.
L'avvertimento francese e il coordinamento tra i cinque paesi più grandi dell'Unione europea ha avuto luogo sullo sfondo delle discussioni che si sono svolte nelle scorse settimane nelle istituzioni dell'UE a Bruxelles circa l'emissione di un avvertimento generale della Commissione europea per uomini d'affari in tutta l'UE a non impegnarsi in attività economiche negli insediamenti.
Il nuovo avvertimento del ministero degli Esteri francese contro l'attività finanziaria negli insediamenti non è vincolante. Una persona francese che svolge attività finanziaria negli insediamenti non infrange la legge in Francia. Ma casi simili nel corso dell'anno passato, avvertimenti simili hanno portato ad un aumento di boicottaggi da membri dell'Europa nel settore privato degli insediamenti e delle aziende israeliane che operano nelle colonie.
Fonte: haaretz.com
Traduzione: BDS Milano da parte di al-Mukawama