27-30 novembre - #UNdropG4S
Manda un tuo messaggio a Ban Ki Moon
Organizzazioni palestinesi e reti di solidarietà in tutto il mondo hanno lanciato una campagna per chiedere all'ONU di annullare i contratti con la G4S, la più grande società privata di “sicurezza” nel mondo che fa business della detenzione e dell’oppressione.
In Palestina, fornisce servizi alle carceri israeliane in cui i prigionieri politici palestinesi sono detenuti senza processo e sottoposti a torture. Nel solo mese di ottobre, Israele ha arrestato oltre 1.000 palestinesi per reprimere la resistenza popolare palestinese, molti dei quali sono detenuti nelle prigioni israeliane dove opera la G4S. La G4S fornisce anche attrezzature e servizi ai checkpoint e lungo il Muro di Israele, alle imprese private nelle colonie israeliane illegali e alle strutture di polizia israeliane e di altre autorità israeliane nella Cisgiordania occupata.
Nel mondo la G4S trae profitti dalla detenzione e deportazione dei migranti. In Gran Bretagna, G4S è stata oggetto di 1.497 denunce in tre anni per violazione dei diritti umani nei centri di detenzione di migranti. Nel 2010 l'angolano Jimmy Mubenga è stato soffocato a morte da tre guardie G4S durante la deportazione e il keniano Eliud Nguli Nyenze è morto in un centro di espulsione gestito da G4S. In Sud Africa, la G4S ha fatto uso dell'elettroshock e della somministrazione forzata di farmaci anti-psicotici. Negli Stati Uniti, gestisce strutture di detenzione minorile ed è coinvolta nella detenzione e deportazione di migranti.
Mantenere contratti con la G4S per un valore di $ 22 milioni per servizi di sicurezza significa chiudere un occhio sul ruolo svolto dalla G4S nell’oppressione israeliana dei palestinesi e nelle violazione dei diritti umani in tutto il mondo.
Che proprio l'UNHCR, l’agenzia dell’ONU che si occupa dei rifugiati, sia tra quelle che hanno il maggior numero di contratti con G4S è ancora più grave.
Organizzazioni palestinesi, tra cui Addameer, il Consiglio delle Organizzazioni Palestinesi per i Diritti Umani, il Comitato Nazionale Palestinese per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele, insieme ad oltre 200 gruppi provenienti da tutto il mondo hanno recentemente scritto alle Nazioni Unite affermando che i loro rapporti con la G4S sono in contrasto con le politiche e i principi dichiarati della stessa. Finora, nessuna risposta è pervenuta. È il momento di intensificare la pressione sulle Nazioni Unite.
Il 29 novembre è la Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese delle Nazioni Unite. Intorno a quella data ci saranno mobilitazioni in Giordania, New York e tutta l’Europa, con azioni presso le sedi delle Nazioni Unite per dimostrare all’ONU che vi è una crescente opposizione ai suoi rapporti con la G4S.
- Organizza o partecipa ad un’iniziativa presso una sede dell’ONU nella tua città. Scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per maggiori informazioni e per comunicare le iniziative in programama.
- Partecipa alle azioni online #UNdropG4S