La UEFA non deve organizzare gli Under 21 (2013) in Israele. Qui deve intervenire il boicottaggio. La UEFA deve prima impegnarsi a costruire uno stadio e ad organizzare delle amichevoli in Palestina.
Il 10 Novembre 2012, Israele bombarda lo stadio Palestium e uccide quattro giovani adolescenti. Basta! Il mondo dello sport non può restare a braccia incrociate senza reagire. Noi sosteniamo ogni azione che chiama alla dignità, alla libertà e alla sicurezza in Palestina. Dobbiamo attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sui vari eventi che si sono verificati a Gaza, in particolare la detenzione dal febbraio 2012 di due calciatori palestinesi in Israele. La FIFA - a differenza della UEFA – è stato uno dei primi a reagire e ha promesso di ricostruire lo stadio il più presto possibile. Queste azioni coincidono con l'ingresso della Palestina come osservatore presso le Nazioni Unite, nonostante l'opposizione degli Stati Uniti, di Israele e di altri sette paesi. Questo nuovo status deve essere accompagnato dal riconoscimento di tutte le squadre sportive palestinesi in tutte le competizioni internazionali. Durante la festa dell'Humanité nel 2011 (corrisponde alla nostra festa dell'Unità) molti comunisti e repubblicani eletti hanno partecipato ad una gara di beneficenza per sostenere il progetto dell'associazione "Uno stadio per Gaza”. Ha preso parte al torneo una squadra composta da giovani comunisti e dai membri del Comitato per lo Sport del Partito comunista francese. Fedeli ai nostri impegni, rimaniamo a disposizione di tutte e tutti coloro che vogliano mobilitarsi nel nostro paese con l'obiettivo di unirsi, nell'ambito sportivo e oltre, per la pace in Palestina e per il diritto dei bambini palestinesi di crescere con lo sport e la cultura e, perché no, con delle partite nello stadio di Gaza.
Nicolas Bonnet, capo del Comitato Sportivo del PCF, Vice Sindaco del 12° arrondissement di Parigi