Aderisco con convinzione all’appello all’UEFA perché annulli la decisione di tenere i campionati under 21 in Israele. Non è giusto che un evento sportivo importante  possa essere organizzato da un Paese che tiene comportamenti coloniali e repressivi nei riguardi del popolo Palestinese. E in particolare il riferimento va ad atteggiamenti gravissimi tenuti verso sportivi palestinesi, cui è stato impedito di svolgere l’attività o che sono persino incarcerati senza motivazione e senza processo per lunghi periodi. O alle molte circostanze nelle quali ai giocatori ed ai tifosi è stato impedito di spostarsi all’interno dei Territori Occupati Palestinesi oppure di uscire e rientrare dall’ estero per competizioni sportive.

Lo sport deve mantenere equilibrio, giustizia e senso democratico. Non può rendere protagonisti coloro che violano le regole elementari della convivenza. L’Uefa non deve voltarsi dall’altra parte. Che messaggio state dando alla generazione dei giovani?

Vincenzo Vita
Ex vice-presidente Senato italiano della  Commissione istruzione pubblica, beni culturali ricerca scientifica, spettacolo e sport