Il 18 maggio, la campagna BDS France ha inviato la lettera seguente a David Lappartient, presidente dell'UCI (Union Cycliste Internationale) e a Christian Prudhomme, direttore del Tour de France.
Una copia è stata inviata al quotidiano l'Equipe.
Questa lettera è rimasta senza risposta, quindi la pubblichiamo oggi.

Abbiamo saputo che la squadra ciclistica Israel-Premier Tech che partecipa al Tour de France ha rimosso il nome “Israel” dai suoi veicoli su indicazione delle varie autorità di polizia europee!

Questa prima vittoria ci incoraggia ad aspettarci di più cioè che il team Israel-Premier Tech si ritiri completamente dal Tour de France?

Gentili signori,

L'anno scorso vi abbiamo inviato una lettera per rifiutare ancora una volta di mascherare i crimini di Israele con la presenza del team Israel-Premier Tech al Tour de France 2023.

Notiamo con stupore che oggi nel 2024 intendete ripetere l’invito a Israel-Premier Tech.

Siamo indignati dalla pratica dei doppi standard che consiste nell’accettare le sanzioni contro la Russia e nel rifiutarle contro Israele, la cui politica di genocidio contro i palestinesi di Gaza e di pulizia etnica contro l’intero popolo palestinese è sempre più condannata in tutto il mondo, non solo dall’opinione pubblica internazionale, ma anche da molti stati e da numerosi organismi politici, giuridici, sportivi e culturali.

A seguito della causa intentata dal Sudafrica contro Israele, la Corte internazionale di Giustizia e molte autorità internazionali hanno ritenuto che esistesse un rischio plausibile che Israele commettesse un genocidio contro i palestinesi a Gaza. Pertanto, il 26 gennaio 2024, la Corte ha ordinato a Israele di “adottare tutte le misure in suo potere” per prevenire il genocidio e l’incitamento al genocidio contro i palestinesi a Gaza. Nella sua seconda ordinanza, in data 28 marzo 2024,la Corte ha indicato misure più specifiche che Israele dovrebbe adottare per garantire la fornitura di servizi di base e aiuti umanitari e per garantire che il suo esercito non commetta un genocidio.

Il Tour de France non deve servire da piedistallo per questo Stato criminale, suprematista, razzista e segregazionista, responsabile della distruzione di Gaza e dell’assassinio di oltre 35.000 persone, tra cui soprattutto donne e bambini, in questo territorio di quasi 2,3 milioni di abitanti sotto assedio. Il dilagare della carestia e una situazione sanitaria insostenibile a Gaza sono unanimemente denunciati.

Siamo completamente solidali con l’appello dei/delle palestinesi:

Giro d'Italia e Tour de France: strada chiusa al genocidio

Stendere il tappeto rosso a Israele sarebbe complice di un genocidio!

Per questo vi chiediamo di riconsiderare la vostra decisione.

Questo gesto vi onorerebbe e vi impedirebbe di vedere, lungo tutto il percorso del Tour, manifestazioni ostili alla presenza di questa squadra israeliana, manifestazioni che, quest'anno più che mai, susciteranno la simpatia del pubblico.

Siamo pronti a incontrarvi per discuterne.

In attesa di una risposta alla presente, vi inviamo i nostri saluti,

La campagna BDS France

Fonte: BDS France

Traduzione di BDS Italia