Scrivi a Inter e Atlético: non giocate nell'Israele dell'apartheid

Gentili dirigenti, membri del consiglio di amministrazione, giocatori e staff tecnico,

Vi scrivo in quanto fan della vostra squadra e sostenitore dei diritti umani per chiedervi di cancellare qualsiasi partita "amichevole" in programma nell’Israele dell'apartheid.

A maggio, mentre Israele bombardava Gaza, uccidendo 247 palestinesi, tra cui 66 bambini, intensificava le espulsioni forzate e le demolizioni di case palestinesi e reprimeva violentemente le proteste pacifiche, mi ha entusiasmato vedere un numero senza precedenti di noti calciatori e intere squadre prendere posizione a favore dei diritti del popolo palestinese.

È stato un bel esempio di come i valori dello sport e le enormi piattaforme di comunicazione di cui dispongono gli atleti e le squadre, possono essere utilizzati per contrastare il razzismo e l'oppressione e creare un mondo più giusto.

Giocare un'amichevole in Israele andrebbe nella direzione esattamente opposta. Darebbe un segnale al regime israeliano dell'apartheid che può continuare a opprimere milioni di palestinesi, con impunità.

Darebbe un segnale a Israele che può uccidere calciatori di 16 anni come Said Odeh, un promettente giocatore del Balata FC, senza alcuna conseguenza. Balata FC è tra le 200 squadre palestinesi che vi hanno chiesto di annullare la partita.

 

Tutto dipende da quale lato del campo, e della storia, volete stare. Quello insieme a coloro che si battono per la giustizia, o quello con coloro che aiutano un regime di apartheid a ritoccare la propria immagine.

Per favore, fate la cosa giusta. Non giocate partite nell'Israele dell'apartheid.

Vi prego di assicuravi che questo messaggio venga condiviso con la dirigenza del club, i membri del consiglio di amministrazione, i giocatori e lo staff tecnico.

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