L'ex giocatore della squadra nazionale palestinese Mahmoud Sarsak si è unito alla richiesta, dicendo che Adidas deve immediatamente tagliare i legami con l'IFA

Oggi, oltre 130 squadre di calcio e associazioni sportive palestinesi hanno chiesto al gigante tedesco dell'abbigliamento sportivo Adidas di cessare la sua sponsorizzazione dell'Associazione Calcio di Israele - Israel Football Association (IFA) in relazione alla sua inclusione di squadre di calcio con sede nelle colonie israeliane illegali costruite su terra palestinese rubata.

Firma la petizione ad Adidas
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In una lettera indirizzata all'amministratore delegato di Adidas Kasper Rørsted, i club palestinesi hanno avvertito che in quanto "principale sponsor internazionale dell'IFA, Adidas sta prestando il suo marchio alla copertura e al mascheramento degli abusi sui diritti umani da parte di Israele" e fornisce "copertura internazionale alle colonie illegali israeliane."

La lettera nota che "la risoluzione 2334 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU denuncia le colonie israeliane come violazioni flagranti del diritto internazionale" ed ammonisce il secondo più grande produttore di abbigliamento sportivo del mondo che la sua sponsorizzazione dell'IFA lo rende eleggibile per l'inclusione nel database dell'ONU delle aziende complici che fanno affari nelle o con le colonie illegali di Israele. I club palestinesi avvertono inoltre che la complicità continua dell'azienda con il progetto coloniale israeliano “può esporla a campagne di boicottaggio condotte dai consumatori nel mondo arabo e globalmente."

L'ex giocatore della squadra nazionale palestinese Mahmoud Sarsak ha detto:

Come calciatori palestinesi siamo costretti regolarmente a sopportare le incursioni militari e i gas lacrimogeni sui nostri campi, ci viene rifiutato da Israele il nostro diritto alle trasferte per le partite, e abbiamo visto i nostri compagni di squadra uccisi e i nostri stadi bombardati.

Sono stato imprigionato dall'occupazione israeliana per tre anni senza accuse o processo e liberato solo dopo uno sciopero della fame di 96 giorni e proteste in tutto il mondo. I giocatori palestinesi corrono questo rischio tutti i giorni, poichè sono costretti a passare attraverso i checkpoint militari israeliani. Al tempo stesso, l'IFA organizza partite nelle colonie israeliane illegali, che ci rubano la nostra terra, acqua, risorse e mezzi di sostentamento. La sponsorizzazione dell'IFA da parte di Adidas mette in bella vista il suo logo iconico sugli abusi dei nostri diritti da parte di Israele. L'azienda deve immediatamente tagliare i legami con L'IFA.

Hind Awwad della Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (PACBI) ha detto:

Adidas conta fortemente sulle sponsorizzazioni di campionati e squadre di calcio per fare conoscere il suo marchio. Tuttavia, essere associata con l'IFA mentre calpesta i diritti palestinesi, coinvolgerà Adidas nelle vergognose violazioni di diritti umani da parte di Israele, compreso le colonie illegali, le demolizioni di case e l'accaparramento di terre in tutto il territorio palestinese occupato.

Nel 2016, Adidas ha messo fine alla sua sponsorizzazione dell'Associazione internazionale delle federazioni di atletica, considerando gli scandali di doping e corruzione che hanno afflitto l'organizzazione come una violazione del contratto. Certamente il coinvolgimento nelle colonie israeliane costruite in violazione di diritto internazionale dovrebbe costituire motivo per terminare la sponsorizzazione dell'IFA. Adidas ha la responsabilità di fare la cosa giusta e di prestare attenzione all'appello delle squadre di calcio palestinesi per mettere fine alla sua sponsorizzazione dell'IFA.

Nella loro lettera, le squadre palestinesi ricordano le "diffuse proteste, appelli al boicottaggio e condanne dei governi" nei confronti di Adidas in relazione alla sponsorizzazione delle cosiddetta Maratona di Gerusalemme israeliana, che attraversa illegalmente Gerusalemme Est occupata. "Adidas ha giustamente terminato la sua sponsorizzazione" della maratona, dicono, e ora deve ritirare la sponsorizzazione dell'IFA "fino a che non cesserà il suo coinvolgimento nelle gravi violazioni del diritto internazionale e negli abusi dei diritti umani nei confronti dei palestinesi da parte di Israele."

Tra i club che firmano la lettera ci sono il Jenin Athletic Club, il club più antico della Cisgiordania fondato nel 1940, così come gli ex- campioni della Premier League Shabab Al-Khalil e squadre maggiori come Tulkarem e Shabab Alsamu.

PACBI inoltre ha lanciato una petizione che invita Adidas a porre termine alla sua sponsorizzazione dell'IFA in quanto "i bambini palestinesi e le loro famiglie sono espulsi dalle loro case" per fare posto alle colonie che ospitano le partite di campionato dell'IFA.

La Campagna palestineseper il boicottaggio accademico e culturale dell'Israele (PACBI) è stata iniziata nel 2004 per contribuire alla lotta per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza dei palestinesi. PACBI sostiene il boicottaggio delle istituzioni accademiche e culturali israeliane, vista la loro profonda e persistente complicità nella negazione da parte di Israele dei diritti dei palestinesi stabiliti dal diritto internazionale. Visita PACBI su https://bdsmovement.net/pacbi e seguici su Twitter @PACBI

Fonte: Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale dell'Israele (PACBI)

Traduzione di BDS Italia