La campagna Cartellino Rosso per la sospensione di Israele dalla FIFA continua e si rafforza il movimento BDS

La distribuzione di migliaia di volantini e di cartellini rossi ai tifosi allo stadio Mapei prima della partita Italia-Israele il 5 settembre è stata l’ultima di una serie di iniziative organizzate da varie associazioni locali e nazionali per sensibilizzare i cittadini sulle violazioni dei diritti umani e della legalità internazionale da parte di Israele, che colpiscono anche un diritto elementare come quello di praticare delle attività sportive.

Attiviste e attivisti del movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) verso Israele hanno spiegato ai tifosi le ragioni della protesta, invitandoli a mostrare il cartellino rosso a Israele che da oltre 70 anni viola i diritti umani dei palestinesi e la legalità internazionale, imponendo ai palestinesi un regime di colonizzazione, occupazione militare e apartheid che non risparmia nemmeno il mondo dello sport. La richiesta di sospensione di Israele dalla FIFA fino a quando non rispetterà lo statuto della stessa Federazione, i diritti umani e la legalità internazionale, è stata rilanciata contemporaneamente anche sui social media dove l’hashtag #RedCardIsrael concorreva con quello della partita.

Molti tifosi hanno accolto con favore la distribuzione dei cartellini rossi e già sapevano dell’iniziativa, visto che la notizia ha avuto ampio riscontro sui media locali e nazionali, inclusi quelli sportivi, e domande in proposito sono state fatte dai giornalisti anche nella conferenza stampa ufficiale prima dell’incontro. All’ingresso dello stadio le forze di sicurezza hanno intimidito e perquisito sistematicamente le persone alla ricerca dei cartellini rossi nel timore che la richiesta di sospensione di Israele dalla FIFA potesse esprimersi anche all’interno durante la partita.

Nonostante il volantinaggio fosse autorizzato e si fosse svolto senza problemi, al termine dell’iniziativa un giovane attivista di BDS Reggio Emilia è stato seguito dalla polizia mentre si allontanava dallo stadio e fermato per essere identificato. BDS Italia condanna fermamente questo genere di misure che hanno unicamente lo scopo di intimidire attivisti che esercitano il loro diritto alla libertà di espressione.

Le iniziative a sostegno dei diritti dei palestinesi anche in ambito sportivo hanno preso il via sabato 2 settembre, con volantinaggio e flashmob in piazza Fontanesi, dove i cittadini hanno risposto all’invito di fare fotografie con il cartellino rosso in solidarietà alla lotta per i diritti dei palestinesi. Il giorno precedente il consigliere Yuri Torri di Sinistra Italiana aveva presentato un’interrogazione all’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, in cui sollecita la Giunta ad aderire alla campagna per la sospensione di Israele dalla Fifa.

Lunedì 4 settembre l’incontro pubblico sul diritto allo sport per tutti in Palestina, a cui hanno aderito tra gli altri le sezioni locali di UISP, FIOM, CGIL, Pax Christi, ARCI, ha visto un pubblico numeroso e attento ascoltare le testimonianze dei relatori sulla situazione delle sport sotto occupazione caratterizzata da violazioni israeliane che limitano, e spesso impediscono, sia le attività agonistiche dei professionisti che la pratica degli sport a tutti palestinesi. Nell’incontro sono state spiegate le ragioni della campagna Cartellino Rosso a Israele ed è stato lanciato l’invito ad attivarsi nelle campagne del movimento nonviolento BDS per sostenere i diritti dei palestinesi.

Nella mattinata di lunedì BDS Italia ha tenuto una conferenza stampa in uno spazio concesso dal Comune di Reggio Emilia in cui è stata presentata la campagna “Cartellino Rosso a Israele” e le iniziative per la partita Italia-Israele.

Conferenza stampa

Nella settimana prima della partita quasi ogni notte in strade molto trafficate della città sono comparsi striscioni che invitavano a dire “No all’apartheid israeliana”.

BDS Italia ringrazia tutte le attiviste e gli attivisti e tutte le persone solidali con la Palestina che hanno contribuito al successo delle iniziative a Reggio Emilia. Questo bilancio positivo ci stimola a continuare con maggiore forza la campagna “Cartellino Rosso” e il boicottaggio sportivo di Israele e a sviluppare ulteriormente il movimento BDS per porre fine alle violazioni dei diritti umani e della legalità internazionale da parte di Israele.

Libertà, giustizia, uguaglianza per le/i palestinesi!

BDS Italia

BDS Italia è costituito da associazioni e gruppi in tutta Italia che hanno aderito all'appello della società civile palestinese del 2005 per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele e le imprese complici fino a quando Israele non rispetterà il Diritto Internazionale ed i Diritti Umani. Il movimento BDS sostiene la parità di diritti per tutte e tutti e perciò si oppone ad ogni forma di razzismo, fascismo, sessismo, antisemitismo, islamofobia, discriminazione etnica e religiosa.