REUTERS – La Palestina cercherà di ottenere l’espulsione di Israele dall’organo di governo del calcio mondiale al prossimo Congresso FIFA di questo mese – così ha dichiarato a Reuters il Presidente FA Jibril Rajoub.
L’anno scorso Rajoub accettò di rinunciare ad una risoluzione che avrebbe invitato i delegati al Congresso FIFA tenutosi a San Paolo a stabilire delle sanzioni contro Israele; venerdì tuttavia ha dichiarato che porterà la stessa proposta a Zurigo il 29 maggio, aggiungendo che “ non avrebbe questa volta fatto concessioni”, a differenza di quando un anno fa ritirò la stessa proposta, dal momento che nel frattempo nulla è cambiato nel modo in cui Israele “perseguita calciatori e atleti palestinesi”.
“Quando è troppo, è troppo” ha affermato Rajoub dopo aver partecipato alla cerimonia della firma di un memorandum d’intesa tra la Confederazione Calcistica Asiatica (AFC) e l’Unione delle Federazioni Calcistiche Arabe (UAFA), finalizzato ad incrementare la cooperazione tra le due organizzazioni.
“L’anno scorso abbiamo rinunciato alla risoluzione anche grazie al coinvolgimento dell’Europa e alla promessa di Israele di cooperare per migliorare la situazione” ha dichiarato il presidente della FA della Palestina nella capitale del Bahrain – Manama.
“Ma un anno dopo il loro comportamento è ancora da prepotenti, se non peggio. C’è la sensazione diffusa che l’Europa non possa ancora a lungo ignorare ciò che Israele sta facendo. Israele ha umiliato tutti coloro che cercano di contribuire a migliorare la situazione, senza inoltre cambiare nulla. Un anno fa accettai di rinunciare alla proposta di sanzioni, non lo farò di nuovo. I nostri atleti in Cisgiordania e a Gaza subiscono continue aggressioni. Si tratta di uno stato ostile e razzista ed è giunto il momento di agire”.
La Palestina ha già presentatola sua proposta che è all’ordine del giorno del Congresso.
Tempo di rielezione
Il Presidente della FIFA Sepp Blatter ha cercato una soluzione alla crisi tra i due stati membri. I suoi sforzi sono falliti, ma certamente egli continua a non volere che tale conflitto getti un’ombra sul Congresso, dove cercherà di essere rieletto come presidente per la quinta volta.
Alla domanda se Blatter dovrebbe recarsi in Israele prima del 29 maggio per tentare di alleggerire la situazione, un portavoce della FIFA ha dichiarato a Reuters: “E’ una possibilità, non una certezza. Certo è che questo è un problema che il Presidente vorrebbe vedere risolto”.
Rajoub ha incontrato Blatter a Manama durante il congresso della AFC tenutosi questa settimana
desideroso di cercare una soluzione da portare in Svizzera. Tuttavia, non si è mostrato ottimista e non farà nuovamente marcia indietro.
“Questo è il terzo anno di fila che si mette a punto la cosa. Prima alle Mauritius, poi in Brasile e ora di nuovo” – ha spiegato.
“Non credo che nulla possa cambiare nelle prossime settimane. Siamo vicini ad attraversare il ponte e nessuno può chiederci di ritirare la proposta all’ordine del giorno, anche se alcune persone avrebbero preferito non lo fosse”.
Per essere approvata la proposta della Palestina avrebbe bisogno di una maggioranza di tre quarti sul totale dei 209 membri della FIFA e Rajoub è convinto di ottenerla.
“Non si deve credere che solo perché Israele è in Europa che quest’ultima lo sosterrà ancora a lungo” ha affermato, riferendosi ai rapporti calcistici del paese.
“Penso che Michel Platini (Presidente UEFA), che ha sostenuto Israele in passato, ne abbia avuto abbastanza. Ci ha inviato attrezzature sportive, trattenute da Israele per 16 mesi , per riavere le quali abbiamo dovuto pagare trentaduemila dollari”
“Tutti, Europa, Africa, Asia e noi stessi ne abbiamo avuto abbastanza. Il momento è arrivato” – ha aggiunto Rajoub.
Fonte: Haaretz
Traduzione di Teresa Pelliccia