LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Si è conclusa la serie di iniziative legate alla dodicesima edizione della Israeli Apartheid Week - IAW 2016.

Incontri su temi specifici quali la denuncia della collaborazione tra università italiane ed l'Istituto Technion ( Politecnico israeliano che collabora attivamente alla messa a punto di sistemi d'arma per il Ministero della Difesa di Israele), presentazioni di libri sulle violazioni dei diritti umani in Palestina e Israele, proiezioni, iniziative di protesta e testimonianza, due trasmissioni in radio, ed altro. La creatività non è mancata anche per questa edizione, che ha visto complessivamente 30 iniziative realizzate sotto l'egida della IAW in 7 città (Bologna, Cagliari, Milano, Napoli, Roma, Torino, Trieste). In realtà a Napoli le iniziative non erano all'interno della IAW, ma le contiamo ugualmente.

Una "settimana" in realtà molto lunga, che è durata quasi un mese, ed ha coinvolto centinaia di attivisti e raggiunto migliaia di simpatizzanti della causa palestinese.

In tre città (Cagliari, Torino e Roma) le iniziative IAW degli studenti hanno subito ostacoli e interferenze (aule concesse, poi negate, poi utilizzate senza garanzie) dovuti ad ingerenze da parte di autorità israeliane e gruppi sionisti, alla quali gli studenti hanno risposto,  esigendo dai responsabili delle università spiegazioni  e comunque realizzando ugualmente le iniziative promosse.

Gli organizzatori hanno dato risposte adeguate, denunciando il clima di crescente intolleranza e criminalizzazione nei confronti del movimento BDS da parte delle autorità israeliane e dei gruppi sionisti internazionali, che vedono con disappunto crescere il consenso attorno alle iniziative nonviolente del BDS.

La lotta per il riconoscimento di pari diritti dei Palestinesi, per il diritto al ritorno dei profughi, per l'abbattimento del Muro dell'Apartheid  e per quelli di tutte le minoranze perseguitate continuerà fino al successo. Come avvenne per il Sud Africa di Mandela. No alla Apartheid di Israele!

Seguono i resoconti delle città partecipanti:

Bologna

Israeli Apartheid Week BolognaOpen Shuhada Street, 28 febbraio
Iniziativa proposta da Assopace Palestina Bologna, che riprendeva quella svolta a Torino con la realizzazione di un finto check point israeliano.

L'iniziativa si è tenuta in Piazza Nettuno (praticamente una parte di Piazza Maggiore) nel primo pomeriggio di Sabato,  orario e giorno di grande affluenza di gente, in giro per shopping.

Purtroppo sono mancanti i teatranti e la scenografia, causa maltempo, e ci siamo limitati a formare una catena umana con molti striscioni e manifesti. Avendo un megafono, siamo riusciti a spiegare le motivazioni della manifestazione, ed essendo numerosi, anche a volantinare molti passanti. Buona partecipazione e visibilità.

Radio Città Fujiko, 5 marzo
Nuova puntata di Yoda Radio Story questa volta nell'ambito dell'Israeli Apartheid Week, iniziativa internazionale a cadenza annuale giunta alla sua XII edizione che ha come obiettivo quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle politiche di Apartheid attuate da Israele contro i palestinesi e di promuovere le Campagne del Movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) per costringere Israele a rispettare i diritti umani e la legalità internazionale. La IAW è organizzata dal Coordinamento BDS Bologna in collaborazione con altre Realtà ed Associazioni. Durante la puntata parleremo quindi delle campagne di Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni verso lo Stato israeliano, responsabile di gravissime politiche di discriminazione e di ripetute violazioni dei diritti dei palestinesi. Ospiti in studio gli attivisti impegnati nella Campagna mentre in collegamento dalla Palestina BADIL, centro di ricerca sui rifugiati palestinesi, che ci parlerà del proprio lavoro e ci darà aggiornamenti sulla situazione attuale in West Bank.

I ragazzi di Gaza: vite sotto assedio, 10 marzo
Il blocco della Striscia di Gaza imposto da Israele dal 2007, ha creato una grande prigione a cielo aperto dove sono rinchiusi 1,8 milioni di palestinesi, senza possibilità di accesso al mondo esterno. L'isolamento di Gaza è stato esacerbato dalle restrizioni imposte dall'Egitto dal 2014. I ripetuti attacchi a Gaza da parte di Israele hanno causato migliaia di vittime tra la popolazione civile e hanno distrutto case, ospedali, scuole e impianti produttivi. L'assedio imposto da Israele ha demolito l'economia, causando altissimi livelli di disoccupazione, insicurezza alimentare e dipendenza dagli aiuti internazionali e impedisce la ricostruzione. Oltre il 63% della popolazione di Gaza ha meno di 24 anni. Il tasso di disoccupazione giovanile è di oltre il 60%. Come vivono i giovani di Gaza? Come resistono a questa situazione? Cosa sognano per il loro futuro?

Proiezione del video "Un sogno a Gaza" di Franca Marini
Presentazione del libro "Gaza writes back - racconti di giovani autori e autrici da Gaza, Palestina" (Lorusso Editore) con Rawan Yaghi, coautrice.
Presentazione della piattaforma interattiva "Mapping Hebron's Apartheid" realizzata in collaborazione con il Politecnico di Hebron e l'associazione locale Youth Against Settlements.
Degustazione specialità palestinesi
Proiezione del film "Striplife - Gaza in a day" di Nicola Grignani, Alberto Mussolini, Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa, Andrea Zambelli
L'iniziativa è parte della Settimana contro l'Apartheid Israeliano promosso da BDS

Discriminazione e apartheid nella società israeliana 13 marzo
La società israeliana è spesso presentata come un blocco monolitico uniforme, nascondendo oppressione, discriminazione e apartheid che il progetto coloniale sionista ha prodotto non solo verso i palestinesi, ma anche verso altri gruppi, come gli ebrei di origine araba (mizrahim) che sono circa 3.000.000. L'establishment israeliano ha fatto di tutto per allontanare la possibilità che le vittime del progetto coloniale sionista - i palestinesi, i mizrahim, così come gli ashkenaziti dissidenti etichettati come "ebrei che odiano sé stessi" - potessero cogliere le cause comuni della violenza che li opprime. Ha costruito un vero culto della sicurezza nazionale, ha dato della resistenza palestinese l'immagine semplicistica del terrorismo, ha incitato i mizrahim a odiare gli arabi e a rifiutare la propria cultura, ha represso o cooptato tutti quegli elementi che potevano favorire un'alleanza progressista tra palestinesi e mizrahim. Le prospettive di pace passano necessariamente attraverso il riconoscimento e l'affermazione dei diritti del popolo palestinese, per ottenere libertà, giustizia e uguaglianza per tutti in Israele/Palestina. Cinzia Nachira, ricercatrice dell'Università del Salento, presenta il libro "Le vittime ebree del sionismo" di Ella Shohat (Edizioni Q) da lei curato e dialoga con Ronnie Barkan, attivista israeliano per i diritti dei palestinesi

Oltre a questi eventi, inseriti nella IAW, vi sono stati tre eventi "collaterali":

- Iniziativa del gruppo studentesco CUA presso l'Università, con presentazione del BDS e dibattito, in seguito alla firma della petizione contro la collaborazione con Technion

- iniziativa del Centro Sociale Vag 61 il giorno 13/3 - Intervento sul BDS e campagne e iniziative a Bologna

- iniziativa con GVC e MASHI Orme in Palestina: presso il Cinema Odeon La proiezione del film "The wanted 18" in collaborazione con Documentaristi Emilia Romagna e Alce Nero.  APERITIVO OFFERTO da Alce Nero! Hanno partecipato oltre 160/170 persone, e altre 50 non sono potute entrare per mancanza di spazio

Cagliari

In occasione della XII edizione mondiale di IAW, (la quarta a CAGLIARI) si sono tenuti nel capoluogo sardo una serie di eventi organizzati da BDS Sardegna con la collaborazione di diversi collettivi studenteschi che sostengono la campagna BDS (Collettivo Universitario Autonomo Casteddu, Studentato occupato Sa Domu, Collettivo Autonomo Studenti Casteddu, Scida – Giovunus Indipendentistas, Unica 2.0) e di associazioni esterne all'ambiente studentesco (SCI – Servizio Civile Internazionale, Associazione Amicizia Sardegna Palestina).

La settimana si è aperta sabato 27 febbraio con un evento musicale a Sa domu (studentato occupato di Cagliari), ed è stato inaugurato con un rinfresco di cucina palestinese.

Israeli Apartheid Week CagliariSebbene gli organizzatori di IAW Cagliari avessero preventivamente richiesto gli spazi universitari secondo procedura standard per portare avanti gli eventi in programma, gli studenti si sono trovati a dover occupare le aulee, in seguito alla revoca delle stesse da parte della rettrice Maria Del Zompo che, come si è venuto a sapere successivamente, ha ricevuto delle pressioni direttamente dall'ambasciata israeliana. L'evento del 29 ( un dibattito sulla presenza militare in Sardegna e sulle collaborazioni tra Università di Cagliari e Technion) in programma nella Facoltà di Scienze Economiche, Politiche e Giuridiche è stato anticipato da un inaspettato intervento del preside del dipartimento Stefano Usai che, una volta che gli studenti avevano già occupato l’aula, ha insistito per parlare al pubblico, affermando che l'unico motivo per cui l'aula era stata revocata non aveva a che fare con questioni politiche ma con “errori di comunicazione” tra gli organizzatori e il rettorato, e ha assicurato l'ospitalità per il resto del pomeriggio. Certi di aver rispettato tutta la procedura necessaria per la richiesta delle aule e per lo svolgimento di eventi, neghiamo che i motivi abbiano a che fare con “problemi di comunicazione”. Come da programma sono poi intervenuti i relatori Pino CABRAS (Condirettore di Megachip.info), Antonio MAZZEO (Giornalista e saggista) e Roberto VACCA (UniCa 2.0). L'evento ha avuto un discreta partecipazione: erano presenti circa sessanta persone e molti di loro sono intervenuti nel dibattito successivo agli interventi dei relatori. Il docente dell'ateneo di Cagliari che avrebbe dovuto fare da coordinatore non si è presentato all'evento.

Israeli Apartheid Week Cagliari

La giornata del 1 marzo prevedeva la proiezione del film Infiltrators di Khaled Jarrar, presso la Facoltà di Studi Umanistici, in Località Sa Duchessa. Il guardiano ha preso atto dell'occupazione dell’aula da parte degli studenti, senza tuttavia prendere nessun tipo di provvedimento. Al termine della proiezione si è sviluppato un interessante dibattito sulle condizioni di apartheid nei territori occupati, principalmente nella Cisgiordania. Anche in questa occasione era prevista la presenza di un docente dell'università, che avrebbe dovuto introdurre il film, il quale pur avendo dato la propria disponibilità, non si è palesato.

Israeli Apartheid Week CagliariIl 2 marzo, l'evento si è svolto in un'aula occupata della facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche. SCI e Associazione Amicizia Sardegna Palestina hanno portato testimonianze dalla Cisgiordania e fatto il punto della situazione sui prigionieri politici palestinesi. Questa è stata l'unica occasione in cui il docente che aveva dato la propria disponibilità, Marinella LORINCZI (Dipartimento di Filologia, Letteratura, Linguistica), si è presentato per coordinare il dibattito.

IAW Cagliari si è chiusa il 3 marzo, con un pranzo sociale nell'atrio della facoltà di Studi Umanistici e un'assemblea propositiva sulle future azioni degli studenti circa la collaborazione tra l'Università di Cagliari e l'istituto Technion.

A distanza di diversi giorni gli studenti si sono recati al rettorato, pretendendo un colloquio con la rettrice Del Zompo e, dopo diverse “resistenze” da parte del personale che li ha dapprima “scoraggiati” cercando di spingerli fuori dall'edificio, poi chiusi all'interno di una improvvisata “sala d'attesa”, hanno incontrato la Dott.ssa Del Zompo, la quale ha ammesso di avere ricevuto comunicazioni dall'ambasciata israeliana, negando però di averle prese come “pressioni”.

Sulla questione Technion, nonostante la rettrice venga da un ambito di studi di Medicina e Farmacologia, i più coinvolti nella collaborazione con il famigerato istituto israeliano, ha affermato di non conoscerne l'esistenza e ha promesso di leggere il materiale che gli studenti si sono resi disponibili a farle avere.

È la prima volta in quattro anni che l’organizzazione di IAW Cagliari subisce tentativi di boicottaggio, e da parte dell’Università stessa e da parte di associazioni filoisraeliane che, mancando di argomentazioni a riguardo, definiscono queste iniziative chiuse e di stampo antisemita e razzista.

Ribadiamo che gli eventi all’interno di IAW sono aperti a tutti e sono occasione di dibattito e diffusione di conoscenza su argomenti che l’Accademia italiana in generale tende a bypassare. Vuoi per ignoranza degli argomenti trattati (vedi la Dott.ssa Del Zompo la quale dichiara di non sapere nulla sul Technion), vuoi per paura di ingerenze provenienti da ambienti esterni all’università.

Riteniamo il successo degli eventi di IAW2016 un enorme traguardo perché gli studenti non hanno abbandonato le facoltà nelle mani di coloro che volevano farsi intimorire, lanciando un messaggio chiaro che si richiama a quel carattere “pluralistico” dell’Accademia, tanto invocato dalla Del Zompo e che lei stessa ha cercato di limitare.

Milano

Israeli Apartheid Week 2016 MilanoAssociazione Oltre il Mare ha organizzato, nell'ambito della IAW, una serata a Milano sulla Palestina. Arwa Abu Haikal ha focalizzato il suo intervento sulla resilienza palestinese, illustrando la situazione cui sono costretti a vivere i palestinesi ad Hebron e nello specifico a Tel Rumeida. 

Ronnie Barkan, attivista israeliano per i diritti umani, ha esplicitato l'importanza del BDS, sollecitando la società civile a un forte impegno nel movimento, unico strumento per realizzare un cambiamento positivo e ottenere uguaglianza, libertà e giustizia per il popolo palestinese.

La richiesta di patrocinio al Comune di Milano è andata a vuoto a causa del voto contrario dei consiglieri dell'opposizione - Lega e Forza Italia - e di un consigliere del PD, che hanno impedito, di fatto, di portarla in votazione al Consiglio di Zona 2. Il consigliere di Forza Italia ha motivato il suo dissenso sostenendo che "siamo nell'anno della misericordia e che misericordia significa saper ascoltare le ragioni di entrambe le parti per il raggiungimento del la pace, aggiungendo che ciascuna parte deve rinunciare a qualcosa". Nulla ci è stato dato sapere in merito al dissenso del consigliere PD, che non si è espresso pubblicamente di fronte all'associazione.

La serata ha visto la partecipazione di una quarantina di persone. Dopo gli interventi dei relatori, si è dato ampio spazio alle domande del pubblico. Video

Napoli

Il Comitato BDS Campania ha organizzato tre eventi in connessione con altri soggetti, anche per favorire il radicamento di collaborazioni e letture globali, come lo stesso taglio di questa IAW sollecitava.

Il 15 febbraio, al quarto anniversario dell'OdG approvato dal Consiglio Comunale contro la Pizzarotti, A Napoli il mondo, Antisala dei Baroni, Maschio Angioino, abbiamo coinvolto altre realtà di base nella richiesta al Comune di inserire nel Regolamento degli appalti pubblici una clausola di esclusione delle ditte che violino il diritto internazionale umanitario. La partecipazione è stata ampia per le realtà rappresentate ed attiva. Il Comune, nella figura dell'Assressore al patrimonio, ha manifestato la propria disponibilità a proseguire il confronto.

Il 27 febbraio al Lido Pola, realtà occupata ed autogestita, il Comitato BDS Campania ha organizzato con l'Associazione Fondi rustici Piantati nella terra, in cui il Comitato ha presentato il documentario The fading valley, sul tema dell'acqua rubata e dell'impossibile attività agricola in Palestina. I partecipanti hanno mostrato molto interesse per il tema, di cui ignoravano, per la maggior parte, gli aspetti concreti.

Il 24 marzo all'Asilo ha preso il via la selezione di Al Ard, Festival del cinema palestinese ed arabo di Cagliari, con la partecipazione di rappresentanti del Festival. Gli incontro sanarro tre: 24 e 31 marzo, 7 aprile. L'iniziativa è stata organizzata dal Comitato BDS Campania con l'Associazione di Amicizia Sardegna- Palestina, il Film Festival Al Ard e l'Asilo.

Nelle tre iniziative si è cercato di rivolgerci a platee differenti, per allargare il raggio di consapevolezza e conoscenza della realtà di oppressione generata da Israele e per tentare di fare dei passi verso un approccio di attività propositiva.

Roma

A Roma la Settimana contro l’Apartheid israeliana si è svolta dal 26 febbraio al 4 marzo.

Israeli Apartheid Week Roma

La settimana è iniziata il 24 febbraio con un presidio #OpenShuhadaStreet organizzato da Assopace Palestina per chiedere la fine dell’apartheid ad Hebron e l’apertura di Shuhada Street.

Il 25 si è svolto un incontro, organizzato da Ulaia e dalla Rete Romana Palestina sulle discriminazioni di cui soffrono i palestinesi nei campi profughi del Libano.

Israeli Apartheid Week 2016 RomaIl Collettivo Economia de La Sapienza ha organizzato due iniziative: il 2 marzo un incontro, su Gaza, mentre il 4 si è parlato del BDS e della campagna Stop Technion. In seguito il Collettivo di Economia ha comunicato la propria adesione alla campagna Stop Technion contro gli accordi stretti dall’istituto con le Università italiane.

Israeli Apartheid Week 2016 RomaSulle iniziative svoltesi a La Sapienza, ci sono state ingerenze da parte dell’ambasciatore israeliano in Italia, Naor Gilon, il quale si era rivolto al rettore Eugenio Gaudio per bloccare gli incontri. Il Collettivo Economia e Link Economia hanno denunciato questi tentativi di censura e ribadito la loro fermezza nel produrre un sapere critico. Non vi è stato tuttavia nessun divieto ed i due eventi hanno potuto svolgersi come da programma.

Il giorno 3 vi sono state anche due proiezioni di film organizzate rispettivamente dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio Democratico, che ha proiettato il documentario Roadmap to Apartheid, e dai Cittadini statunitensi per la pace, con un film sull’infanzia perduta dei minori palestinesi.

Israeli Apartheid Week 2016 RomaInfine la settimana si è conclusa con 2500 volantini distribuiti al concerto di Eros Ramazzotti al Palasport per chiedergli di non esibirsi in Israele a fine aprile.

Torino

La Israeli Apartheid Week 2016 a Torino è stata organizzata da Progetto Palestina, con la partecipazione di BDS Torino e l'attribuzione di alcuni momenti in particolare al gruppo di realtà studentesce dell'Università e del Politecnico di Torino “Studenti contro il Technion”. La settimana si è composta di cinque incontri, che si sono svolti tra il 2 e il 10 Marzo 2016.

Serata di letture di poesie di Mahmoud Darwish, con in accompagnamento musica di 'Oud, percussioni e fisarmonica al locale Johar a Torino – 2 Marzo, ore 18:
La serata è stata molto partecipata. Hanno assistito più di 80 persone. Le poesie di Darwish sono state recitate in arabo da un palestinese e in italiano da un'italiana. La musica ha accompagnato la lettura. È stato dato avvio alla settimana in questa occasione e sono stati comunicati ai presenti tutti gli eventi della settimana, che è stata pubblicizzata anche tramite Facebook e volantini.

Israeli Apartheid Week TorinoAssemblea “Studenti contro il Technion” al Campus Luigi Einaudi – 3 Marzo, ore 17:
L'università di Torino ha ritirato l'aula concessa precedentemente, ma l'assemblea si è svolta comunque, occupando un'aula che ha visto la partecipazione di 140 persone tra studenti, professori e ricercatori, che si erano radunati inizialmente in Main Hall.

È stato ospite dell'occasione l'attivista israeliano di “Boycott From Within” Ronnie Barkan, che ha parlato approfonditamente della situazione nei territori palestinesi e in Israele. Dopodiché hanno preso parola alcuni gruppi studenteschi che hanno ragionato principalmente sulla libertà accademica e di espressione all'interno dell'università italiana e sulla necessità di interrogare la scienza in situazioni di violazioni di diritti e di oppressione. È intervenuto anche il professor Beneduce, antropologo all'Università di Torino e firmatario dell'appello Stop Technion, che si è focalizzato sulla necessità della memoria e del ragionamente all'interno dell'università sulla causa palestinese e sui soggetti palestinesi.

iaw torino1L'assemblea si è svolta tranquillamente e ha avuto un'eco mediatica rilevante sia prima che dopo lo svolgimento. Prima, per le accuse rivolte agli studenti organizzatori da parte dell'università riguardo all'assenza di un contraddittorio, critiche a cui gli studenti hanno risposto con un comunicato pubblico, in cui si sono respinte le accuse di antisemitismo e si è insistito sulla necessità di discutere del tema all'università e di focalizzarsi sulla posizione degli oppressi. Dopo, riguardo allo svolgimento dell'assemblea e alle posizioni dei partecipanti e dei non partecipanti in merito al tema di discussione. Si è scritto dell'assemblea su La Stampa e su La Repubblica, oltre che in trasmissioni radio, blog online e giornalini studenteschi.

Incontro/ conversazione a Radio Black Out con Lema Nazeeh e Ronnie Barkan, 4 Marzo, ore 19:
L'incontro ha visto una partecipazione più limitata rispetto agli altri eventi. La sala era comunque piena, ma i numeri erano inferiori a quelli registrati nelle altre occasioni, questo probabilmente sia per una pubblicizzazione meno intensiva che per poca chiarezza nella comunicazione del luogo dove si sarebbe svolto l'incontro, secondo quanto riferito ad alcuni membri organizzatori successivamente. Alcune persone che avrebbero voluto assistere non sono venute perché hanno pensato si trattasse di un'intervista/incontro in trasmissione radio invece che nella sede della radio.

L'incontro comunque ha visto un'interessante conversazione tra ospiti, gruppo organizzatore e pubblico su tematiche quali l'attivismo palestinese, israeliano e internazione, l'identità, la storia della questione palestinese, il BDS e il ruolo degli intellettuali.

Israeli Apartheid Week TorinoProiezione corti MONDI/WORLDS, prodotti da 9 registe palestinesi al Cinema Massimo, 8 Marzo, ore 20.30:
La proiezione dei corti ha è stata molto partecipata (tutto venduto), la sala era piena e c'erano persino persone sedute sugli scalini. I contenuti dei corti sono risultati significativi per certi versi, ma anche molto carenti per altri. I membri del gruppo organizzatore si sono accorti che sarebbe stato meglio proiettare un altro tipo di contenuto in occasione della giornata delle donne per ragionare sul ruolo della donna palestinese nella sua società e nella sua causa. Alcuni partecipanti hanno suggerito che sarebbe stato meglio avere un momento di confronto e discussione sui temi dei corti dopo la fine della loro proiezione, cosa che invece non è stata fatta.

Il gruppo organizzatore della serata pensa comunque che sia una buona idea proporre la proiezione di altri film, selezionati meglio, sempre allo stesso cinema e magari anche in altre sedi, data l'ampia partecipazione e l'apprezzamento da parte del pubblico di questo tipo di eventi.

Israeli Apartheid Week TorinoConferenza “Il complesso accademico-militare TECHNION: il caso TECHNION”, con ospiti Enrico Bartolomei e Angelo Tartaglia, Politecnico di Torino, 10 Marzo, ore 17:
Anche per questa occasione gli studenti non hanno ottenuto un'aula da parte del Politecnico per svolgere la conferenza. È stata comunque occupata un'aula in modo tranquillo e senza incorrere in tensioni e difficoltà, e la conferenza si è svolta senza problemi.

La partecipazione è stata meno ampia rispetto all'assemblea (60-70), e anche qui i motivi sono molteplici. In primo luogo la pubblicizzazione tramite volantinaggio: il giorno prima si è esposto uno striscione e si sono attaccati volantini al Politecnico, che però sono stati tolti quasi subito, probabilmente da gruppi/persone contrari alla conferenza. In secondo luogo, gli studenti dei dipartimenti del Politecnico sembrano essere più restii ad interessarsi a temi riguardanti il rapporto tra etica e scienza. Si è constatato che bisogna elaborare modi di coinvolgimento degli studenti migliori per una prossima conferenza.

Durante la conferenza, nel momento delle domande dal pubblico, è intervenuto anche un oppositore della campagna Stop Technion.