Dalle ore 15:00 - CONCENTRAMENTO A VIA CARACCIOLO - NEI PRESSI DI "HOTEL CONTINENTAL".
ORE 15:30 - SFILATA VERSO I GIARDINI PUBBLICI di Via Molosiglio adiacente al Circolo Canottieri Napoli
ORE 16:00 - TORNEO DI CALCIO POPOLARE - CARTELLINO ROSSO ALL'APARTHEID IN PALESTINA (Campetto pubblico di Via Molosiglio)
SQUADRE PARTECIPANTI al torneo 4vs4: Aderiscono all'iniziativa: Comitato BDS Campania, Stella Rossa 2006, Sud Ribelle Napoli, Radio Zero-Zero, Collettivo Ingegneria, Collettivo Giurisprudenza Indipendente, Studenti Autorganizzati Campania, Collettivo Autorganizzato Universitario, Collettivo Medi Autonomi, Quartieri Spagnoli, Collettivo SQuola Popolare Loska, Comunità Palestinese Napoli, Rete dei Rifugiati.
“La resistenza non é solo lotta armata. Si puó resistere usando una penna, un pennello, la voce e lo sport. Siamo tutti combattenti per la libertá, ma ognuno di noi ha la sua arma. […] Essere un rappresentante della nazionale di calcio palestinese fa di me una minaccia per Israele. Sono sempre stato appassionato a proposito della costruzione di una presenza della Palestina nel mondo dello sport. Ho rappresentato la Palestina in alcune partite di calcio, a livello locale ed internazionale, e ho avuto l’onore di sventolare questa bandiera ovunque abbia giocato.” Mahmoud Sarsak - calciatore
Il 5 Giugno hanno avuto inizio le fasi finali degli Europei Uefa Under 21. Oltre ad assumere il classico formato della manifestazione sportiva internazionale, la rilevanza di questo evento è data dalla sua nazione ospitante, Israele. Molti calciatori professionisti come Didier Drogba, Frédéric Kanouté e Jeremy Menez si sono espressi a riguardo attraverso una lettera inviata al giornale britannico The Guardian dove scrivono “la Uefa non dovrebbe permettere a Israele di utilizzare un prestigioso evento del calcio per mascherare la negazione razzista dei diritti dei palestinesi e l'occupazione illegale di terra palestinese”.
E' proprio in Israele che la Uefa, ha deciso di svolgere la manifestazione calcistica, in uno Stato che si è macchiato e continua a macchiarsi di gravi crimini contro il popolo palestinese, dall’espropiazione delle terre alla continua elaborazione di politiche di controllo attraverso l’istaurazione di un regime di Apartheid e di esclusione, dove la quotidianità è caratterizzata dalla violenza con cui lo stato Israeliano gestisce “la questione palestinese”. Promuovere un'iniziativa sportiva di questa portata, significa legittimare ancora una volta un governo antidemocratico e razzista che per sessantacinque anni ha relegato un' intera popolazione a vivere in una striscia di terra e nei campi profughi, significa legittimare nuovamente quel muro che dal 1994(Accordi di Oslo) divide materialmente i territori di Gaza con quelli Israeliani, definendo confini tra i popoli e tra comunità.
Da sempre Israele ha goduto dell'amicizia di due potenti alleati USA ed Unione Europea con cui negli ultimi anni ha affinato sempre di più i rapporti tanto da rendere quest'ultima il suo primo partner commerciale. Non risulta difficile dedurre il perchè della scelta di rendere Israele paese ospitante per la competizione: Il campionato diventa - come accaduto per altre iniziative apparentemente non politiche – un' arma che Israele utilizza per normalizzare il conflitto e legittimare l'insediamento del suo potere.
Il calcio in questo contesto, assume un significato distorto e difficile da comprendere a noi che del calcio facciamo il nostro pane quotidiano.
Lo sport come strumento per abbattere barriere e costruire reti di solidarietà e resistenza è quello che siamo abituati a produrre e a socializzare, la manifestazione sportiva Euro Under-21 in Israele va boicottata per il suo portato fortemente razzista ed escludente, perché contemporaneamente alla manifestazione milioni di persone vivono in uno stato di Apartheid e di marginalizzazione, perché contemporanemante alla costruzione degli impianti sportivi dedicati ad Euro 2013, quel muro continua ad essere li in piedi definendo chi sta dentro e chi resta fuori, chi è cittadino e chi suddito, chi comanda e chi obbedisce.
RETE CITTADINA CONTRO GLI EUROPEI UEFA 2013 IN ISRAELE
Siamo tutti Antirazzisti - Al fianco del popolo Palestinese.
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* La partecipazione al torneo è aperta a chiunque vorrà prenderne parte, le squadre sono miste ed eventualemente si dividerà il torneo in due fasce d'età
** Contattare gli organizzatori per la partecipazione al torneo
Aderiscono: Comitato BDS Campania, Stella Rossa 2006, Sud Ribelle Napoli, Radio Zero-Zero, Collettivo Ingegneria, Collettivo Giurisprudenza Indipendente, Studenti Autorganizzati Campania, Collettivo Autorganizzato Universitario, Collettivo Medi Autonomi, Quartieri Spagnoli, Collettivo SQuola Popolare Loska, Comunità Palestinese Napoli, Rete dei Rifugiati.