LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Roma, 19 - 05 - 2013

Al Presidente
Michel Platini

Il 5 Giugno la Coppa Uefa under 21 dovrebbe inaugurarsi in Israele. Il 5 Giugno del 1967, Israele in una guerra preventiva, attaccò e occupò la Cisgiordania, Gaza, le alture del Golan e parte del Sinai.

Il 5 giugno,  giorno di conquista per Israele e di sofferenza e mancanza di diritti per i palestinesi, la Uefa premierà Israele per il suo contributo allo sport. 

Da ben 46 anni la popolazione palestinese della Cisgiordania e Gaza, vive sotto occupazione militare, ogni generazione nata dopo quella data non ha mai vissuto nella libertà. Ogni giorno subisce la violenza dell’occupazione militare. Ogni giorno la terra coltivata con fatica, rubata per essere trasformata in colonia. Case demolite per impedire la crescita della popolazione palestinese, la costruzione di un muro di annessione coloniale, strade dell’apartheid, dove solo coloni e cittadini israeliani o con carta d’identità di Gerusalemme est possono frequentare, migliaia di prigionieri politici, tra cui giovani, torture.

E nelle colline a Sud di Hebron come nella Valle del Giordano, terra dello Stato Palestinese, l’esercito israeliano fa evacuare forzatamente i pastori e i contadini per esercitazioni militari, in realtà per aprire la strada a nuove colonie.

Ma Lei, signor Presidente Platini, è al corrente della situazione, ha visto quanta discriminazione gli Israeliani praticano verso i palestinesi anche nello sport: calciatori arrestati e tenuti in detenzione amministrativa,  permessi negati ai palestinesi anche per giocare  alle partite del “dialogo” con israeliani , stadi distrutti a Gaza, ma anche in Cisgiordania, check point e ancora il muro, potrei proseguire con molto altro, ma voglio arrivare al punto.

Israele deve imparare a rispettare i diritti degli altri, in questo caso di una popolazione  che oltre all’occupazione del 67, ha subito l’esodo, la Nakba del 1948, e la distruzione da parte di Israele di centinaia di villaggi palestinesi per cancellarne il ricordo e la memoria, alcuni di questi vicino agli stadi in cui si giocheranno le partite Uefa.

Per questo Le chiedo di non tenere la Coppa Uefa under 21 in Israele. Non è troppo tardi!

Neppure lo sport può essere al di sopra della violazione dei diritti umani e della legalità internazionale, ed Israele continua a violare ogni risoluzione delle Nazioni Unite ma soprattutto viola ogni codice etico o morale.

Ascolti noi, caro Platini, ascolti il suo cuore e la sua coscienza ed ascolti quei coraggiosi cittadini israeliani che si sono uniti all’appello lanciato da 42 organizzazioni sportive palestinesi:

non fate la coppa Uefa under 21 in  Israele.

Attendo una sua risposta, e se terrete la Coppa Uefa in Israele, non rimanete in silenzio ed esprimete con nettezza il 5 giugno, anniversario dell’occupazione militare, che il popolo palestinese ha ogni diritto di vivere in libertà.

Luisa Morgantini
Già Vice Presidente del Parlamento Europeo