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Israele reprime la solidarietà. Ecco come contrastarlo.
Il governo israeliano e i suoi sostenitori stanno promuovendo una discutibile “definizione provvisoria” di antisemitismo (IHRA) al fine di mettere a tacere chi promuove i diritti dei palestinesi.
Sono numerose le critiche della definizione IHRA da parte di autorevoli studiosi, inclusi dell’Olocausto, associazioni e personaggi ebraici e israeliani, 276 personalità italiane, e i Consigli editoriali del New York Times, del Los Angeles Times e del Washington Post, tra gli altri.
Tuttavia, a seguito di forti pressioni da parte del governo israeliano e dei suoi sostenitori, la definizione è stata accolta da governi, consigli comunali, università, mezzi d’informazione, partiti politici in tanti paesi, anche in Italia.
Aiutaci a contrastare l’adozione della definizione IHRA.
Fai circolare ai politici e ai partiti politici, ai consiglieri comunali e regionali, agli academici, ai sindacati e alle ONG che conosci il dossier “Combattere l’antisemitismo. Difendere la libertà di espressione.”
Lavori nella scuola?
Il Ministero dell’Istruzione (MIUR) ha definito delle linee guida a cui gli istituti educativi si devono attenere per contrastare l’antisemitismo.
Le linee guida del MIUR purtroppo si basano sulla stessa controversa definizione IHRA e riguardano esclusivamente questa forma di discriminazione e non del più generale problema del razzismo e della xenofobia.
Diffondi nella scuola il documento “Combattere l’antisemitismo nel quadro della più ampia lotta contro tutte le forme di razzismo e di oppressione.”
La difesa dei diritti del popolo palestinese e la critica alle politiche di Israele sono parte della lotta al razzismo in ogni sua forma.
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