LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Boicottaggio sportivo

Unitevi alla campagna per escludere Israele dalle olimpiadi, #BanIsrael

Più di  300 squadre sportive palestinesi chiedono di escludere Israele dalle Olimpiadi fino a quando non porrà fine al genocidio in corso a Gaza.

Come ha affermato il giornalista sportivo Dave Zirin, “il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) non agirà se non lo facciamo noi”.

Quindi attiviamoci.

Unitevi alla campagna globale per interrompere pacificamente la strada verso Parigi 2024, chiedendo al CIO di espellere Israele finché non porrà fine ai suoi crimini contro i palestinesi e riconoscerà i loro diritti sanciti dalle Nazioni Unite.

Registrate il vostro gruppo per partecipare alla campagna

Le Olimpiadi non si possono svolgere in forma “Olympics as usual” mentre Israele intensifica il genocidio contro i palestinesi a Gaza e rafforza il suo regime di apartheid. Gli organismi internazionali dominati dall’Occidente, come il CIO, che in passato avevano escluso il Sudafrica dall’apartheid, oggi non solo consentono a Israele di partecipare, ma difendono anche ferocemente la sua partecipazione! L’ipocrisia coloniale è ai massimi storici.

Ecco cosa potete fare

1. Partecipate alle giornate globali di azione, dal 15 al 17 marzo 

In vista della riunione del comitato esecutivo del CIO a Losanna, Svizzera (19-21 marzo), inviate l’appello delle squadre palestinesi al vostro  comitato olimpico nazionale, alle federazioni sportive internazionali e alle federazioni sportive riconosciute. Organizzate proteste, sit-in, disordini pacifici o eventi di sensibilizzazione sugli attacchi israeliani allo sport palestinesi. Registrate il vostro gruppo per maggiori informazioni.

2. Qualificazioni ed eventi pre Olimpiadi

Da ora fino all’inizio dei Giochi Olimpici a luglio, la strada verso Parigi sarà piena di opportunità per ricordare al CIO che alle Olimpiadi non c’è posto per gli autori di genocidi. All’inizio di questo mese, quattro corridori hanno portato il messaggio #CeasefireNow alla maratona per le prove olimpiche in Florida, tagliando il traguardo con bandiere palestinesi. Trova informazioni sulle  prove a cronometrosulle qualificazioni olimpiche (anche qui) o su altri eventi legati alle Olimpiadi nella vostra zona. Registrate il vostro gruppo per maggiori informazioni.

3. Buttate fuori l’apartheid israeliana dallo sport

Il vostro paese è firmatario della  Convenzione internazionale contro l'apartheid nello sport? In tal caso, ha l’obbligo di “intraprendere tutte le azioni appropriate per garantire l’espulsione di un paese che pratica l’apartheid dagli organismi sportivi internazionali e regionali”. Registrate il vostro gruppo per scoprire cosa fare.

4. Firmate la petizione per bandire Israele dallo sport mondiale

Aggiungete la vostra firma a quella delle oltre 70.000 persone provenienti da tutto il mondo che hanno firmato la petizione per bandire Israele dallo sport internazionale.

Firmate qui

A Gaza, Israele ha ucciso l’allenatore palestinese di calcio olimpico Hani Al Masdar, distrutto gli uffici del Comitato Olimpico Palestinese e trasformato gli impianti sportivi in vergognosi centri di detenzione di massa e di tortura.

Non possiamo stare con le mani in mano mentre il CIO permette a Israele di usare le Olimpiadi per ripulire con lo sport il genocidio in corso a Gaza e il suo regime di apartheid contro i palestinesi ovunque. Sostenete l'appello delle squadre palestinesi. Unitevi alla campagna #BanIsrael dalle Olimpiadi e interrompete pacificamente la strada verso i Giochi di Parigi 2024.

Fonte: PACBI

Traduzione di BDS Italia

300 club sportivi e organizzazioni della società civile palestinesi chiedono di bandire Israele dalle Olimpiadi

Noi sottoscritti, club sportivi e centri giovanili palestinesi e organizzazioni della società civile palestinese, chiediamo al Comitato olimpico internazionale (CIO) di applicare i propri principi e adempiere ai suoi obblighi vietando a Israele di partecipare ai prossimi Giochi olimpici che si terranno a Parigi a luglio 2024, fino a quando Israele non porrà fine alle gravi violazioni del diritto internazionale che commette, in particolare al regime israeliano di apartheid e al genocidio in corso a Gaza.

Da più di tre mesi, Israele conduce una guerra genocida contro 2,3 milioni di palestinesi a Gaza, occupata e assediata, dove ci sono decine di migliaia di atleti, fan e seguaci dei Giochi olimpici. Di fronte a questo genocidio in diretta televisiva, non ci sono più scuse, e gli organismi sportivi o non sportivi internazionali devono espellere Israele o almeno sospendere la sua adesione. Consentire a Israele, nel mezzo di un genocidio, di partecipare ai prossimi Giochi olimpici significherebbe dichiarare alla comunità internazionale che il CIO approva il più grave dei crimini di guerra.

Secondo i principi olimpici, le risoluzioni del Nazioni Unite, il Consiglio di cooperazione islamica e la Lega araba, e le conferenze e convenzioni internazionali, in particolare quelle relative ai crimini di apartheid e genocidiochiediamo ai comitati olimpici nella regione araba, nel sud del mondo e agli stati amici in Occidente di unirsi a noi e chiedere che Israele venga bandito dai prossimi Giochi olimpici. 

Facciamo anche appello alle comunità sportive, agli appassionati di sport e agli attivisti nella regione araba, nel sud del mondo e in tutto il mondo affinché portino avanti la nostra richiesta e facciano pressione sul CIO affinché bandisca Israele con mezzi efficaci, compresa l'interruzione pacifica di riunioni in preparazione dei Giochi olimpici.

Nel corso degli anni, il settore sportivo palestinese ha sofferto e continua a soffrire di gravi violazioni israeliane dei diritti umani e del diritto di praticare sport. Le violazioni israeliane riguardano costruzione di colonie illegali su terre palestinesi rubate con creazione di club sportivi e stadi per soli coloni su quelle terre, bombardamenti e distruzioni degli stadi palestinesi, assalti a club sportivi e interruzioni delle partite, confisca di attrezzature sportive,  negazione della libertà di movimento agli atleti palestinesi  per partecipare ad allenamenti o partite, sviluppo limitato di società sportive nella Gerusalemme occupata, e uccisione o ferimento degli atleti palestinesi causando disabilità che li privano di sport per sempre. Nel genocidio in corso, Israele ha ucciso l'allenatore della squadra olimpica di calcio palestinese, il capitano Hani Al Masdar, e distrutto l'ufficio del comitato olimpico palestinese a Gaza. 

La Carta olimpica obbliga chiaramente il CIO al “rispetto ... dei diritti umani riconosciuti a livello internazionale e dei principi etici fondamentali e universali di competenza del Movimento Olimpico.” Tuttavia, non abbiamo visto il CIO assumersi alcuna responsabilità nel porre fine o sanzionare le gravi violazioni dei diritti umani perpetrate da Israele contro gli atleti palestinesi e le infrastrutture sportive palestinesi. 

Il CIO applica il principio di neutralità politica in modo ipocrita e selettivo basato sul contesto politico globale e sugli interessi dei poteri coloniali che lo dominano. Ad esempio, il CIO ha prontamente chiesto la solidarietà sportiva con l'Ucraina a seguito dell'invasione della Russia, imponendo sanzioni globali su organismi sportivi russi e atleti russi. Al contrario, quando si tratta del decennale sistema israeliano di occupazione militare e apartheid, il CIO impone le sanzioni più severe non su Israele ma sulle federazioni sportive e atleti individuali che osano denunciare le violazioni dei diritti umani di Israele o che assumono posizioni morali in solidarietà con i palestinesi. Ora, mentre i palestinesi sono sottoposti a un genocidio a Gaza, il CIO minaccia qualsiasi atleta o funzionario che assume una posizione morale contro i crimini israeliani con “azione rapida”.

Il CIO ignora anche che l’esercito di occupazione israeliana ha creato uno status speciale per i soldati che sono “atleti olimpici” e concede loro privilegi speciali per garantire che possano continuare ad allenarsi e competere mentre prestano servizio nell'esercito israeliano. L'esercito israeliano stima che 150 atleti olimpici israeliani prestano servizio nell'esercito.

Il presidente del CIO dice: “Dobbiamo essere politicamente neutrali ma non apolitici. Sappiamo bene che le nostre decisioni hanno implicazioni politiche e dobbiamo includerle nel nostro modo di pensare.” Non potremmo essere più d'accordo. Nel caso del regime israeliano di colonialismo di insediamento, apartheid e occupazione militare, per non parlare del genocidio in corso contro il nostro popolo, non ritenere Israele responsabile è di per sé una posizione politica che rafforza l’impunità di Israele e le permette di continuare la sua carneficina.

Nel corso della storia moderna, le decisioni di organizzazioni sportive “internazionali” come il CIO, la FIFA (International Federation of Association Football) e altre hanno svolto un ruolo decisivo nel porre fine alle violazioni dei diritti umani e ai crimini contro l'umanità in tutto il mondo. L'esempio più importante è stato il ruolo che sanzioni sportive e boicottaggio sportivo a livello mondiale hanno giocato nello smantellare il regime di apartheid in Sudafrica. Tuttavia, anche queste decisioni morali non sono state prontamente prese. Allora, le organizzazioni sportive internazionali hanno anche invocato il principio di neutralità e la necessità di separare lo sport dalla politica per resistere alle richieste di sanzioni contro l'apartheid. Tuttavia, la pressione globale del movimento antiapartheid, seguita dalla pressione delle organizzazioni membri, in particolare nel Sud del mondo, hanno minacciato gli interessi di queste organizzazioni sportive internazionali, spingendole infine a imporre sanzioni contro il regime di apartheid.

Stiamo con coloro che protestano contro i giochi di Parigi per l'imposizione di infrastrutture dannose per l'ambiente a Tahiti, colonia francese, per aver spostato migranti e senzatetto fuori dalla città e per usare i giochi come laboratorio per l’adozione di sistemi di sorveglianza intrusiva controllata dall'IA (intelligenza artificiale, NdT). 

Questi organismi dominati dall'Occidente che affermano di essere globali capiscono solo il linguaggio della pressione. Uniti nelle richieste di giustizia, abbiamo molto potere come persone per applicare la pressione necessaria e porre fine alla complicità e all'ipocrisia del CIO. Se non ora, quando?

Firme

Club sportivi palestinesi e centri giovanili:

  1. ‘Aqqaba Sport Club
  2. Aboud Sport Club
  3. Abu Falah Sports Club
  4. Abu Nujaym Sports Club
  5. Abu Shukhaydam Sports Club
  6. Abwein Sports Club
  7. ad-Dhahiriya Youth Sports Club
  8. Ahli Atara Sports Club
  9. Ahli Dura Sports Club
  10. Ahli Hebron Sports Club
  11. Ahli-Balata Sport Club
  12. Centro Giovani Aida
  13. Ajja Sport Club
  14. Centro Giovanile Al -Fawar
  15. Centro sociale per i giovani del campo profughi di Al Am'ari
  16. Centro Giovanile Al Awda
  17. Fondazione della gioventù Al Bireh
  18. Al Doha Sports Club
  19. Club sportivo giovanile Al Hadab
  20. Al Ittihad Sports Club
  21. Centro Giovanile Al Jalazone
  22. Al Janiya Sports Club
  23. Al Karama Sports Club
  24. Al Madina Club- Nablus
  25. Al Madina Sports Club
  26. Al Majd Sports Club per le persone con disabilità
  27. Club sportivo giovanile Al Malha
  28. Al Mughayyir Sports Club
  29. Al Rowad Sports Club
  30. Al Sharafa e Sateh Marhaba Sport Club
  31. Al Shuyukh Youth Club
  32. Al Ta'amra Youth Sports Club
  33. Al Wad Al Akhdar Sports Club
  34. Al Wehda Sports Club
  35. Al-Ahli Qalqilya Club
  36. Al-Arqa Youth Sport Club
  37. Centro giovanile Al-Arroub
  38. Club Al-Awda per persone con disabilità
  39. Club giovanile Al-Burj
  40. Al-Ersal Sport Club
  41. Centro Giovanile Al-Fara’a
  42. Al-Fondoqawmiya Sport Club
  43. Al-Istiklal Sports Club
  44. Club giovanile Al-Jalama
  45. Al-Karmel Yatta
  46. Al-khader Sport Club
  47. Al-Lubban Al-Gharbi Youth Sports Club
  48. Centro sportivo giovanile Al-Maniya
  49. Al-Mazra'a ash-Sharqiya Sports Club
  50. Club Al-Musatqbal per le persone con disabilità fisiche
  51. Al-Qustol Youth Club
  52. Club sportivo giovanile Al-Rama
  53. Gioventù Al-Ramadin
  54. Club Al-Sawya
  55. Al-Sila Al-Haretheya Sport Club
  56. Club Al-Siryani
  57. Club Al-Ta’awon per le persone con disabilità
  58. Club sportivo giovanile Al-Walaja
  59. Al-Yamoun Youth Sport Club
  60. Al-Zawya Sport Club
  61. Alar Culture and Sport Club
  62. An- Nazla Ash- Sharqiya Club
  63. An-Nazla al-Gharbiya Club
  64. Anabta Sport Club
  65. Anin Sport Club
  66. Anza Sport Club
  67. Aqraba Sport Club
  68. Club culturale ortodosso arabo
  69. Club culturale ortodosso arabo - Beit Sahour
  70. Arraba Sport Club
  71. Arura Sports Club
  72. As-samu Youth Club
  73. Asira Al-Qibliya Sport Club
  74. Asira ash-Shamaliya Sport Club
  75. Centro Giovanile Askar
  76. Attil Sport Club
  77. Azmout Sports Club
  78. Azzun Sport Club
  79. Bal’a Sport Club
  80. Centro Giovanile Balata
  81. Bani Na’im Youth Club
  82. Barta’a Sport Club
  83. Battir Sports Club
  84. Bayt al-Rosh al-Fawqa Sports Club
  85. Bayt Fajar Youth Sports Club
  86. Bayt Sahur Women Sports Club
  87. Bayt Ula Sports Club
  88. Baytillu Sports Club
  89. Baytin Sports Club
  90. Bazarya Sport Club
  91. Beit Awwa Youth Club
  92. Beit Dajan Sport Club
  93. Beit Furik Sport Club
  94. Beit Iba Youth Sport Club
  95. Beit Kahil Sport Club
  96. Beit Lid Sport Club
  97. Beit Sira Sport Club
  98. Beit Ummar Youth Sport Club
  99. Beit Ur al-Fauqa Sports Club
  100. Beit Ur al-Tahta Sports Club
  101. Beita Sport Club
  102. Beitunia Sports Club
  103. Bethlahem Orthodox Club
  104. Bethlehem Sports Club per disabili
  105. Biddya Sport Club
  106. Bil’in Sport Club
  107. Birzeit Sports Club
  108. Brothers Sport Club
  109. Bruqeen Sport Club
  110. Budrus Sports Club
  111. Burin Sport Club
  112. Burqa Sport Club
  113. Burqa Youth Sports Club
  114. Catholic Action Club
  115. Central Valley Sport Club
  116. Dayr al-Sudan Sports Club
  117. Dayr Ibzi 'Youth Sports Club
  118. Dayr Qadis Sports Club
  119. De La Salle Sport Club
  120. Deir 'Ammar Sport Club
  121. Centro Giovanile Deir 'Ammar
  122. Deir Abu Da’if Sport Club
  123. Deir Abu Masha'al Sports Club
  124. Club Deir Al-Ghusun
  125. Deir Jarir Sport Club
  126. Deir Nidham Youth Sports Club
  127. Club Deir-Ballut
  128. Deir-Sharaf Sport Club
  129. Centro Giovanile Dheisha
  130. Duma Sport Club
  131. Dura Al-Qari ’ Sport Club
  132. Dura Youth Club
  133. Ebal Sport Club
  134. Ein Arik Sports Club
  135. Ein Arik Youth Club
  136. Ein Sinya Youth Club
  137. Dipendenti Club- Nablus
  138. Fahma Sport Club
  139. Faquoaa Sport Club
  140. Far’un Sport Club
  141. Habla Sport Club
  142. Halhul Sport Club
  143. Hebron Youth Club
  144. Hija Sport Club
  145. Hilal Arana Sport Club
  146. Hittin Sport Club
  147. Hugo Chavez Sports Club per le persone con disabilità
  148. Husan Sport Club
  149. Huwara Sport Club
  150. Ibda'a Sports Club
  151. Iktaba Sport Club
  152. Immatain Youth Sport Club
  153. Irtah Youth Sport Club
  154. Irtas Youth Sports Club
  155. Iskaka Sports Club
  156. Islami Bethlehem Club
  157. Islami Ein Yabrud Sports Club
  158. Islami Qalqilya Club
  159. Islami Ramallah Club
  160. Ithna Ittihad Youth Sports Club
  161. Ittihad Bani Zaid Club
  162. Ittihad Bayt Liqya Sports Club
  163. Ittihad Dayr Dibwan Sports Club
  164. Ittihad Deir al-Hatab Sports Club
  165. Jaba ’ Youth Sport Club
  166. Jabal Al-Nar Sport Club
  167. Jalbaun Sport Club
  168. Jamma’in Sport Club
  169. Jannatah Youth Sports Club
  170. Jayyous Sport Club
  171. Jeinsafout Youth Club
  172. Jenin Sport Club
  173. Associazione di beneficenza per veterani della gioventù di Jenin
  174. Centro Giovanile Jenin-Camp
  175. Jifna Sports Club
  176. Jurat ash-Sham'a Youth Sports Club
  177. Jurish Sport Club
  178. Kafr Aboush Sports Club
  179. Kafr Malik Sports Club
  180. Kafr Ni'ma Youth Club
  181. kaubar Sports Club
  182. Khalil Rahman Equestrian Sports Club
  183. Khallet Al-Mayya Youth Sports Club
  184. Kharas Youth Sports Club
  185. Kharbatha Al-Misbah Club
  186. Kharbatha Bani Hareth Club
  187. Kifl Hares Sport Club
  188. Kufr – Ein Sport Club
  189. Kufr Ad-Dik Club
  190. Kufr Al-Labad Club
  191. Kufr Zibad Association Club
  192. Kufr- Ra’i Sport Club
  193. Kufr-Jammal Sport Club
  194. Kufr-Than Sport Club
  195. Kufr-Thilth Sport Club
  196. Lajee - Celtic Sports Club
  197. Madama Sport Club
  198. Maithalon Sport Club
  199. Majdal Bani Fadil Club
  200. Marah Ma'alla Sports Club
  201. Marah Rabah Youth Sports Club
  202. Marj Bin Amer Sport Club
  203. Mas-ha Sports Club
  204. Masafer Yatta Sports Club
  205. Mazari 'An Nubani Sports Clubs

Fonte: Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC)

Traduzione di BDS Italia

In occasione della Coppa del Mondo femminile FIFA (20 luglio-20 agosto), attivati per richiamare l'attenzione sui diritti dei palestinesi, sugli attacchi dell'apartheid israeliana allo sport palestinese e sulla complicità di FIFA e PUMA. 

Usa gli hashtags:
#RedCardIsraeliApartheid
#BoycottPUMA

Insieme a:
#WWC2023
#FIFAWWC
#FIFAWomensWorldCup


Le calciatrici palestinesi tifano per la #FIFAWomensWorldCup2023, ma con rabbia nel cuore perché @FIFAcom continua a sostenere l'apartheid israeliana che uccide i loro colleghi, le loro speranze e il loro futuro.

Agisci:

https://bdsitalia.org/wwc2023

#RedCardIsraeliApartheid #WWC2023

Il Giro d’Italia, ancora una volta, si presta allo sportswashing del regime israeliano d’apartheid. 

E lo fa mentre il governo più razzista ed estremista della storia di Israele inasprisce ulteriormente il brutale regime di apartheid che opprime la popolazione palestinese.  

Alla competizione più amata dagli italiani parteciperà l’equipe  israeliana sponsorizzata dal governo.

I palestinesi ci chiedono di protestare, mentre le principali gare ciclistiche fanno di tutto per premiare l’apartheid di Israele con inviti speciali alla squadra sponsorizzata dal governo israeliano. 

Mentre il regime israeliano di apartheid, con il governo più razzista e fondamentalista di sempre, intensifica la sua violenta oppressione dei palestinesi, due delle principali gare ciclistiche del mondo stanno facendo di tutto per aiutare Israele a ripulire i suoi crimini.

Il Giro d'Italia (6-28 maggio) e il Tour de France (1-23 luglio) hanno rivolto speciali inviti “jolly” alla squadra ciclistica sponsorizzata dal governo israeliano.

Il Giro d'Italia e il Tour de France stanno vergognosamente premiando Israele per la sua continua follia omicida di palestinesi, mentre ministri del governo incitano all'omicidio, sostengono le milizie di coloni che portano avanti pogrom violenti nelle città palestinesi, con la demolizione di case palestinesi e l'espulsione forzata di palestinesi dalla nostra terra.

Come documentato da Amnesty International e Human Rights Watch , Israele è colpevole del crimine contro l'umanità costituito dall’apartheid. I suoi insediamenti illegali in continua espansione su terra palestinese rubata costituiscono un crimine di guerra ai sensi del diritto internazionale.

La squadra ciclistica israeliana, creata da un miliardario canadese-israeliano, si è concentrata più sul suo obiettivo dichiarato di ripulire il regime decennale di occupazione militare e apartheid di Israele che sul ciclismo. Il Team Apartheid Israel è sceso così in basso nella classifica che è stato retrocesso dal livello World Tour e quindi giudicato non idoneo alla partecipazione automatica ai Grandi Giri del ciclismo e ha necessita di inviti speciali.

Inizialmente la squadra israeliana era giudicata non ammissibile anche per le gare a tappe del World Tour oltre che per le gare principali. Tuttavia, l'UCI, l'organismo internazionale che governa il ciclismo e afferma di essere una "organizzazione politicamente neutrale", ha vergognosamente apportato una modifica dell'ultimo minuto, con quella che è stata definita la "regola israeliana", che "riserva" al Team Apartheid Israel inviti automatici a queste competizioni.

In uno spettacolo degno della peggior ipocrisia occidentale, l'UCI ha immediatamente sanzionato la Russia a pochi giorni dall'inizio della sua aggressione illegale contro l'Ucraina, sospendendo tutte le squadre russe e bielorusse e vietando tutti gli eventi UCI in Russia e Bielorussia, quindi non solo chiudendo un occhio sulla pluridecennale sequenza di gravi crimini di Israele contro i palestinesi, ma riscrivendo le proprie regole per designare Israele come beneficiario delle sue generose ricompense.

Non è la prima volta che UCI, il Giro d'Italia e il Tour de France si rendono complici nel negare i diritti dei palestinesi da parte di Israele. Salutiamo i tanti gruppi e appassionati di ciclismo in Italia e in Francia che hanno organizzato proteste per la partecipazione del Team Apartheid Israel lungo i percorsi del Giro d'Italia e del Tour de France.

Quest'anno, con l'UCI e gli organizzatori del Grand Tour che fanno di tutto per mascherare il violento regime di apartheid israeliano, in un momento in cui i palestinesi stanno affrontando una crescente violenza e proprio quando ci prepariamo a ricordare 75 anni di oppressione, pulizia etnica e colonialismo israeliani che ci derubano della terra, della vita e della dignità, chiediamo che si manifesti e si protesti più possibile lungo i percorsi di gara.

Come palestinesi, ci rifiutiamo di rimanere in silenzio finché non raggiungeremo il traguardo di libertà, giustizia e uguaglianza per tutti. Unisciti a noi e contribuisci a garantire che l'UCI, il Giro d'Italia e il Tour de France ricevano il messaggio: non c'è posto nel ciclismo per crimini di guerra e crimini contro l'umanità.

Per maggiori informazioni sulle mobilitazioni del Giro d'Italia e del Tour de France, contattaci a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Fonte: Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (PACBI)

Traduzione di BDS Italia

Mentre i movimenti sociali di tutto il mondo approfittano della visibilità della Coppa del Mondo maschile per chiedere giustizia per tutte e tutti, accendiamo i riflettori sui diritti del popolo palestinese e sulle aziende complici dell'apartheid israeliana.

Si stanno svolgendo i Mondiali di calcio maschili.

Il mondo rivolge la sua attenzione al più grande evento sportivo del pianeta.

I grandi eventi sportivi, organizzati da organi sportivi corrotti e sovvenzionati con soldi di sponsorizzazioni poco etiche, sono spesso usati nel tentativo di mascherare violazioni dei diritti umani o far passare politiche impopolari.

Smascheriamoli.

Mentre i movimenti sociali di tutto il mondo approfittano della visibilità della Coppa del Mondo maschile per chiedere giustizia per tutti, accendiamo i riflettori sui diritti dei palestinesi e sulle aziende complici dell'apartheid israeliana.

Entra in azione subito e fino alla partita finale del 18 dicembre.

Usa l'hashtag #Goal4Palestine!

 Unisciti alle azioni sui social media. 

Facciamo in modo che i diritti dei palestinesi siano in primo piano e al centro durante la Coppa del Mondo maschile.

Guarda altri  esempi di tweet e immagini.

Usa l'hashtag #Goal4Palestine insieme a #Mondiali, #Mondiali2022, #WorldCup, #WorldCup2022, #FIFAWorldCup, #Qatar2022, #Qatarworldcup2022 e #BoycottPUMA.

La Roma è arrivata ieri nell’Israele dell’apartheid per un’“amichevole” che di amichevole non ha assolutamente niente.

Ha ignorato l'appello di annullare la partita da parte delle squadre palestinesi, i cui giocatori hanno perso la vita o sono stati resi invalidi in seguito agli spari di soldati israeliani e di attacchi militari.

Ha ignorato le migliaia di mail inviate da tutte e tutti voi.

Ha scelto di stare dalla parte sbagliata della storia.

Ha scelto di giocare per Team Apartheid.

Ha fatto un autogol.

Le squadre palestinesi si sono impegnate a non rimanere in silenzio.

Prendiamo anche noi l’impegno di non lasciare passare sotto silenzio questa partita.

A Roma questa settimana i negozi AS Roma sono stati tappezzati da manifesti che ricordano quattro giovanissimi giocatori palestinesi uccisi da soldati israeliani solo nell’ultimo anno: Zaid Ghneim, 14 anni; Thaer Yazouri, 18 anni; Mohammad Ghneim, 19 anni; e Saeed Odeh, 16 anni.

Domani, durante la partita tappezziamo i social per contestare la decisione della Roma, come tante e tanti già stanno facendo spontaneamente, di giocare per l’apartheid israeliana.

Sabato, 30 luglio, a partire dalle 20.15 ora italiana,

Facciamoci sentire, in solidarietà con tutte e tutti i palestinesi, giovani e non, che continuano a sognare.

Tifiamo per il gioco pulito. Lottiamo contro l’apartheid.

Questa mattina attiviste e attivisti per i diritti del popolo palestinese hanno rammentato alla Roma che giocare in Israele, dove vige un regime d’apartheid come accertato da Amnesty International, non ha niente di “amichevole”.

I negozi AS Roma in via del Corso e a Piazza Colonna sono stati tappezzati di manifesti che ricordano quattro giovanissimi giocatori palestinesi uccisi da soldati israeliani solo nell’ultimo anno: Zaid Ghneim, 14 anni; Thaer Yazouri, 18 anni; Mohammad Ghneim, 19 anni; e Saeed Odeh, 16 anni.

La squadra di Saeed Odeh, la Balata FC, insieme alla squadra degli amputati di Gaza, composta da ragazzi che hanno perso arti a causa di assalti militari o spari dei cecchini israeliani, hanno scritto una lettera alla Roma chiedendo di annullare la partita “amichevole” in programma a Haifa per sabato 30 luglio.

“I giocatori nostri compagni, che sono stati uccisi, mutilati, arrestati, a cui è stato negato perfino il diritto di giocare da parte di Israele, sono per sempre nei nostri cuori. È per loro, e per i palestinesi, giovani e anziani, che continuano a sognare, che non possiamo né vogliamo rimanere in silenzio. Non c’è assolutamente nulla di ‘amichevole’ nell’uccisione da parte di Israele di giovani calciatori e nell’oppressione di milioni di palestinesi. Per favore, non giocate nell’Israele dell’apartheid”, hanno scritto nella lettera.

L’annuncio della partita ha suscitato fin da subito critiche da parte di tifose e tifosi della Roma, commentando che tanto vale andare a giocare in Russia in questo momento. La storica tifoseria della Roma Fedayn ha appeso uno striscione a Trigoria, dove si allena la Roma, con scritto “In uno stato che occupa, non può esserci ‘amichevole’”.

Più di 3000 email sono state inviate alla Roma, mettendo la squadra di fronte ad una scelta, stare dalla parte giusta della storia o giocare per Team Apartheid.

Ricordando le parole delle squadre palestinesi, non possiamo e non vogliamo lasciar passare sotto silenzio un‘“amichevole” nell’Israele dell’apartheid.

Tifiamo per il gioco pulito. Lottiamo conto l’apartheid.

as roma

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Scrivi alla Roma e alla Juve: Non c'è gioco pulito nell'Israele dell'apartheid

Sempre più il mondo dello sport si sta schierando a favore dei diritti dei palestinesi.

Tuttavia, alcune squadre di calcio si stanno mettendo dalla parte sbagliata della storia, permettendo che i loro celebri nomi vengano usati per ripulire con lo sport i crimini israeliani contro i palestinesi.

Juventus e Roma hanno in programma amichevoli nell'Israele dell'apartheid nelle prossime settimane.

Squadre palestinesi, i cui giocatori hanno perso la vita o sono stati resi invalidi a causa dei soldati israeliani e di attacchi militari, hanno scritto alle squadre italiane esortandole fortemente a cancellare queste partite per non essere complici.

Aggiungete la vostra voce alla loro.

Scrivete subito alla Roma e alla Juve. Non c'è gioco pulito nell'apartheid israeliano.

I giocatori dell'Al Khader FC, Mohammad Ghneim (19 anni) e Zaid Ghneim (14 anni) e il calciatore prodigio della Palestine Football Academy, Thaer Yazouri (18 anni), sono stati uccisi dai soldati israeliani ad aprile e maggio di quest'anno.

Il giocatore del Balata FC Saeed Odeh (16 anni) è stato ucciso dai soldati israeliani l'anno scorso.

La Palestine Amputee Football Association è composta da giocatori che hanno perso l’uso degli arti a causa degli attacchi militari di Israele a Gaza.

È per questi e per altri giocatori, per tutti i palestinesi giovani e anziani che continuano a sognare, che le squadre palestinesi si sono impegnati a non rimanere in silenzio e di tracciare una linea di picchetto morale che non si deve attraversare.

Unitevi a loro.

Inviate un'e-mail alla Roma e alla Juve: Annullate le partite. Fatelo per Mohammad, Zaid, Thaer, Saeed, gli amputati e troppi altri.

Continuate a pronunciare i loro nomi. E contribuite a cacciare l'apartheid dal calcio.


Gentili dirigenti, membri del consiglio di amministrazione, giocatori e staff tecnico,

mi unisco alle squadre palestinesi che vi fanno un forte appello a non giocare nell'Israele dell'apartheid.

Israele, proprio come altri regimi oppressivi, invita squadre celebri come la vostra perché sa che questi eventi sportivi sono un'occasione d'oro per ripulirsi l’immagine del suo regime di apartheid con lo sport. Contribuiscono a fornire all'apartheid di Israele la copertura di cui ha bisogno per continuare impunemente la sua prolungata e brutale oppressione di tutti i palestinesi, compresi i calciatori.

Giocare una partita oggi nell'Israele dell'apartheid, mentre continua a uccidere, mutilare e arrestare giovani calciatori palestinesi, va contro i valori autentici alla base dello sport in generale e di questo bellissimo gioco in particolare. Sarebbe come giocare una partita nel Sudafrica dell'apartheid negli anni Ottanta.

Il mondo dello sport ha sanzionato la Russia per la sua invasione illegale dell’Ucraina, che dura da mesi. È ora di porre fine all'ipocrisia prendendo una posizione simile contro il regime pluridecennale di colonialismo e apartheid di Israele.

Giocare la partita nell'Israele dell'apartheid è una scelta. Si può scegliere di stare dalla parte giusta della storia, unendosi a un numero crescente di squadre e atleti che si battono per i diritti dei palestinesi. Oppure potete scegliere di giocare per la Squadra dell'Apartheid e far sì che questo rimanga per sempre nel libro della storia del vostro club.

Ascoltate le squadre palestinesi. Annullate la partita. Fatelo per:

  • Zaid Ghneim, 14 anni, Al Khader FC, ucciso dai soldati israeliani, maggio 2022.
  • Thaer Yazouri, 18 anni, Accademia di calcio palestinese, ucciso dai soldati israeliani, maggio 2022
  • Mohammad Ghneim, 19 anni, Al Khader FC, ucciso dai soldati israeliani, aprile 2022
  • Saeed Odeh, 16 anni, Balata FC, ucciso dai soldati israeliani, maggio 2021
  • I giocatori della Palestine Amputee Football Association che hanno perso gli arti a causa degli attacchi militari di Israele a Gaza.
  • Non c'è gioco pulito nell'apartheid israeliano.

Vi prego di assicuravi che questo messaggio venga condiviso con la dirigenza del club, i membri del consiglio di amministrazione, i giocatori e lo staff tecnico.

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Di seguito una lettera aperta indirizzata alla AS Roma e alla Juventus FC da parte di due squadre palestinesi, chiedendo che non giochino "amichevoli" in Israele, definito un regime d'apartheid da Amnesty International. La lettera è firmata da Balata Youth Center, il cui giocatore sedicenne Saeed Odeh è stato ucciso da soldati israeliani l'anno scorso, e dalla Palestine Amputee Football Association, squadra di amputati di Gaza che hanno perso arti a causa dei proiettili dei cecchini israeliani o durante assalti militari.

La Roma ha annunciato un'amichevole a Haifa per il 30 luglio. Si parla di un'amichevole con la Juve a Tel Aviv ai primi di agosto. 

 

Spett.le AS Roma e Juventus F.C.,

Vi scriviamo come Club calcistici palestinesi dei territori occupati della Cisgiordania e della striscia di Gaza sotto assedio. Sappiamo dell’intenzione di giocare, nei prossimi mesi, partite “amichevoli” nell’Israele dell’apartheid. Vi preghiamo, in nome dello spirito e dei valori sportivi alla base di questo bellissimo gioco di non giocare in un Paese, Israele, che pratica l’apartheid.

Non c’è nulla come il senso di libertà che proviamo correndo per il campo, o il senso di euforia di quando vinciamo una partita.

Questi momenti di pura gioia sono troppo brevi e sempre interrotti quando dobbiamo tornare alla realtà della nostra vita sotto un “crudele sistema di oppressione e dominio”, quale ogni giorno subiamo, e quale definito e documentato da Amnesty International.