Giro d’Italia 2018, polemiche su Gerusalemme: associazioni per i diritti umani chiedono spostamento della Grande Partenza

Centoventi associazioni per la tutela dei diritti umani chiedono lo spostamento della Grande Partenza del Giro d’Italia 2018 da Gerusalemme. L’appello è arrivato in seguito all’accrescere delle violazioni del diritto internazionale da parte dello stato ebraico, nonché le continue aggressioni ai diritti umani palestinesi. Il gruppo, capeggiato dal celebre linguista Noam Chomsky, ha trovato l’appoggio anche di europarlamentari italiani, tra i quali Eleonora Forenza e Sergio Cofferati, oltre a Luisa Morgantini, vice-presidente del Parlamento UE.

Tra gli aspetti critici i passaggi della corsa in villaggi palestinesi ai quali lo stato centrale non avrebbe fornito i servizi essenziali e l’attraversamento della zona est di Gerusalemme occupata militarmente da anni. La richiesta è quella di “spostare la partenza della corsa in un’altra nazione per non essere coinvolti nelle violazioni degli israeliani”, poiché potrebbero esserci “conseguenze legali e danni di immagine” per RCS. La richiesta verrà accompagnata da una serie di manifestazioni nel week-end del 25 e 26 novembre nel territorio italiano.

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