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Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Il dipertimento europeo presieduto dal Commissario dell'UE, l'irlandese Marie Geoghegan Quinn, è stato coivolto nella controversia sull'erogazione dei finanziamenti europei per progetti di ricerca e sviluppi relativi alle colonie israeliani nei Territori Occupati. Mentre Israele si propone per essere inclusa del programma di finanziamenti europeo, dal prossimo anno i beneficiari israeliani dovranno dichiarare che i soldi pervenuti dall'Unione Europea non saranno impiegati in attività locate negli insediamenti israeliani.

Queste nuove regole potrebbero inficiare la prossima tornata di finanziamenti europei, Horizon 2020 [1], un programma da più di 70 mld di € per l'espansione europea nel campo delle scienza, dell'innovazione e della ricerca tra il 2014 e il 2020, a seguito delle notizie che hanno visto uno dei beneficiari israeliani dei finanziamenti europei, Ahava Dead Sea Laboratories, usare parte dei fondi ricevuti dall'Europea in un suo impianto sito in una colonia illegale nei Territori Occupati.

Le precedenti regole stabilivano che solo le università e le compagnie israeliane ufficialmente riconosciute all'interno dei confini del 1967 potessero beneficiare dei finanziamenti europei, indipendemente dai legami e dalle attività che avessero al di là della Linea Verde.

Israele ha reagito aspramente alla decisione di rifiutare i finanziamenti per progetti in qualche modo relazionati coi Territori Occupati, minacciando di rescindere ogni accordo di progetto congiunto con l'Unione Europea. (Intensi colloqui stanno avendo luogo in questi giorni tra le due parti a Brussels, ndr).

Anche gli Stati Uniti [2] si sono fatti avanti per mettere pressione all'Unione Europea affinchè questa ritirasse e posticipasse l'introduzione delle nuove linee guida, con il Segretario di Stato americano John Kerry che settimana scorsa ha tirato fuori la questione all'incontro a Vilnius coi Ministri degli Esteri dei paesi europei.

Comunque sia, sempre settimana scorsa il capo degli affari esteri dell'Unione, Catherine Ashton, ha indicato che l'UE non sarebbe intenzionata a ritirare le sue nuove linee guida, in quanto “non fanno altro che formalizzare quella che è la linea politica europea, [3] [4] anche se ovviamente vogliamo continuare ad avere una stretta collaborazione con Israele”.

Un portavoce del Commissario Europeo Maire Geoghegan Quinn ha dichiarato che la Commissione Europea si starebbe dando da fare per includere comunque Israele nel programma Horizon 2020. “Tuttavia, la Commissione Europea ha rilasciato le nuove linee guida a Luglio di quest'anno relative a come i programmi europei si interfacceranno con Israele e i Territori Occupati, a tali regole si dovranno riflettere in qualsiasi accordo di cooperazione” ha aggiunto.

Il membro irlandese del Parlamento Europeo della Commissione per il Lavoro, Emer Costello, il quale è anche presidente della delegazione europea al Consiglio Legislativo Palestinese, ha sottolineato come sia cruciale che l'Europa non si pieghi al volere di Israele di ammorbidire le nuove linee guida: “Sia John Kerry che il Capo della Politica Estera dell'Unione Europea Catherine Ashton hanno dichiarato che le colonie sono illegali secondo la legge internazionale, indi per cui a tali insediamenti non dovrebbero arrivare aiuti in nessuna maniera, sia in termini di accordi commerciali che di programmi di ricerca. Non ho alcun problema con la partecipazione di Israele ad Horizon 2020, ma dobbiamo prendere una solida posizione di distanza dalle colonie. Queste linee guida sono state preparate da lungo tempo e sono davvero benvenute.”

Maire Geoghegan Quinn, il cui mandato come Commissario Europeo scadrà il prossimo anno, è responsabile del dicastero della Commissione Europea per la Ricerca e lo Sviluppo, che è stato uno dei pochi dipartimenti europei che ha visto un aumento dei fondi stanziati quando il settennale programma quadro fu stabilito a inizio anno sotto la presidenza irlandese del Consiglio Europeo. L'Unione Europea arriverà a spendere più di 70 mld di € in finanziamenti per istituzioni accademiche, compagnie e privati durante il periodo di Horizon 2020, dal 2014 al 2020, arrivando ad un incremento di quasi il 25% rispetto al precedente programma.

 

 

 

[1] http://www.bdsitalia.org/index.php/ultime-notizie-sulbds/826-horizon2020-linee-guida-europee

[2] http://www.bdsitalia.org/index.php/comunicati-sul-bds/840-comunicato-bnc-condanna-statiuniti-linee-guida

[3] http://www.bdsitalia.org/index.php/comunicati-sul-bds/849-lettera-ashton-lineeguida

[4] http://www.bdsitalia.org/index.php/comunicati-sul-bds/846-comunicato-lettera-ashton

 

 

 

Fonte: irishtimes.com

Traduzione: BDS Italia