LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Il progetto di legge del partito Bayit Yehudi (Casa Ebraica) allontanerebbe dal paese anche i non-cittadini o residenti permanenti che boicottano le colonie.

Lunedì il Comitato Ministeriale per la Legislazione del governo ha approvato un progetto di legge che negherebbe l’ingresso nel paese a chiunque promuova il boicottaggio d’Israele.

L’iniziativa promossa dal membro della Knesset Yinon Maga, di Bayit Yehudi, vorrebbe proibire di ottenere il visto o il permesso di soggiorno ai non cittadini o residenti che incoraggiano azioni per porre l’embargo su Israele.

“Non è possibile che chi è intenzionato a danneggiare Israele possa entrare liberamente,” ha detto Magal dopo l’approvazione del progetto di legge da parte dei ministri, che deve ancora ottenere l’approvazione parlamentare prima di essere tramutato in legge.

Magal ha dichiarato che chiunque boicotti Israele starebbe “facendo terrorismo” contro questo stato, aggiungendo che “è impensabile che gli sia permesso di spostarsi liberamente nel paese.”

I membri della Knesset appartenenti ai partiti Unione Sionista, Yesh Atid, Kulanu, United Torah Judaism, Shas e Likud hanno co-promosso l’iniziativa di Magal.

Il provvedimento definisce il boicottaggio secondo la formulazione contenuta in un progetto di legge anti-boicottaggio del 2011, come qualunque “rinuncia deliberata di instaurare legami economici, sociali o accademici e legami con persone o altre entità solo in virtù della loro connessione con lo stato d’Israele, le sue istituzioni o le regioni sotto il suo controllo, per danneggiarlo dal punto di vista economico, sociale o accademico.”

Nel caso in cui il progetto diventasse legge, l’espressione “regioni sotto il suo controllo” in esso contenuta lo renderebbe applicabile a tutte le persone che promuovono il boicottaggio degli israeliani o delle loro istituzioni presenti nelle colonie o in Cisgiordania.

Il provvedimento permetterebbe al ministero dell’interno di fare eccezioni in circostanze particolari.

La sezione esplicativa del progetto segnala che negli ultimi anni si è registrato un aumento nelle richieste di boicottaggio d’Israele.

“Sembra che [i boicottaggi siano] una nuova frontiera della guerra a Israele, per la quale lo stato, finora, ha evitato una risposta adeguata,” si legge. “Questo progetto di legge è teso a impedire a persone o rappresentanti di società e organizzazioni che promuovono il boicottaggio di Israele di agire all’interno del nostro territorio per diffondere le loro idee.”

Il comitato ministeriale ha rinviato la decisione sul provvedimento proposto da Avigdor Liberman, leader di Yisrael Baytenu, di tagliare i finanziamenti per le campagne di governo ai partiti politici che sostengono il boicottaggio di Israele o che hanno al loro interno membri della Knesset a favore del boicottaggio.

Liberman ha accusato il Primo Ministro Benjamin Netanyahu di aver richiesto un rinvio “senza alcun motivo.”

“Questo è tipico del primo ministro, ed è inaccettabile,” ha dichiarato Liberman.

La Joint List e Meretz potrebbero perdere finanziamenti se un tale progetto dovesse diventare legge.

Fonte: Jerusalem Post

Traduzione di BDS Italia