LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Il movimento BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni) promuove il veto sulle istituzioni legate alle politiche illegali di Israele, e non agli individui

Le richieste perché Caetano Veloso e Gilberto Gil annullino il loro concerto in Israele hanno eco sempre più forte. Pochi giorni fa, gli artisti hanno iniziato il loro tour ad Amsterdam, a pochi chilometri dalla Corte internazionale di giustizia dell'Aia.

La coincidenza va oltre la geografia: 11 anni fa, la Corte ha emesso un parere considerando illegale il muro costruito da Israele nella Cisgiordania occupata e ha sottolineato il dovere della comunità internazionale di garantire il rispetto da parte di Israele dei suoi obblighi nei confronti del diritto internazionale, non essendo consentito agli Stati accettare o collaborare con le violazioni israeliane.

Tuttavia, gli Stati e le istituzioni continuano a cooperare o finanziare entità coinvolte in tali illegalità. Di fronte alla latitanza dei governi, la società civile internazionale --in risposta a una diffusa richiesta della società civile palestinese, compresa quella in esilio – ha iniziato a chiedere giustizia, uguaglianza e libertà attraverso la pressione non violenta su Israele perchè rispetti il diritto internazionale.

Così il movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) sostiene, da dieci anni , l'adempimento di tre obblighi attribuiti a Israele: la fine dell'occupazione dei territori palestinesi e lo smantellamento del muro; parità di diritti per i cittadini palestinesi di Israele; e il rispetto e la promozione del diritto al ritorno dei profughi palestinesi.

A livello commerciale, militare e culturale, l'impatto del BDS è in crescita. Una recente relazione della conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD) segnala un ribasso del 46% degli investimenti internazionali in Israele nel 2014, soprattutto per l'impatto del BDS nel paese.

Diverse società, israeliane e internazionali, legate alle violazioni israeliane del diritto internazionale, hanno subito l'impatto del BDS. G4S, la più grande compagnia di sicurezza privata nel mondo, presente anche in Brasile, che offre servizi e attrezzature alle prigioni israeliane in contrasto con la Convenzione di Ginevra, ha perso il suo contratto con il Parlamento europeo nel 2012.

Nel Rio Grande del Sud, il BDS ha conquistato la sospensione di un accordo tra il governo dello stato e la Elbit Systems israeliana, una delle responsabili della costruzione del muro illegale in Cisgiordania e produttore di droni utilizzati negli attacchi di Gaza.

Il Movimento avanza sempre più nell'ambito culturale. La Biennale di San Paolo, ad esempio, ha eliminato il finanziamento del Consolato di Israele, nella sua ultima edizione, dopo la lettera di 55 artisti che partecipano all'evento che si sono opposti a tale legame. Tra i tanti artisti che hanno già annullato i concerti in Israele ci sono Lauryn Hill, Roger Waters, Snoop Dogg, Carlos Santàna, i Coldplay, e Elvis Costello.

Il crescente impatto del movimento BDS è riconosciuta anche dagli avversari: Shabtai Shavit, ex capo dei servizi segreti israeliani, il Mossad, ha scritto di recente che il BDS "è cresciuto, e molti ebrei ne fanno parte."

Nel 2014, più di 300 ebrei sopravvissuti e discendenti delle vittime dell'Olocausto hanno rilasciato una dichiarazione che condanna il massacro di Gaza e chiesto un ampio boicottaggio economico, accademico e culturale di Israele.

Naturalmente, il BDS è fondamentalmente anti-razzista e si oppone a tutte le forme di discriminazione e oppressione, tra cui l'antisemitismo e l'islamofobia. Il movimento non promuove il boicottaggio dei singoli, ma delle istituzioni connesse con le politiche illegali di Israele.

Sottolineare la diversità religiosa dei sostenitori del movimento BDS non sarebbe nemmeno necessario, se non fosse per la disinformazione di alcuni e la disonestà intellettuale di altri che insistono sui tentativi falliti di associare sia le politiche di uno stato come la critica di queste politiche a una o un'altra religione.

Mahmoud Nawajaa, 29 anni, è il coordinatore generale del Comitato Nazionale Palestinese per BDS - Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni

Fonte: Folha de Sao Paulo

Traduzione di Chiara De Poli e Antonio Lupo