Dozzine di artisti che stanno prendendo parte alla 31esima Biennale dell’Arte a San Paolo hanno sporto protesta contro l’evento, dopo che questo ha ricevuto la sponsorizzazione di Israele.

La biennale, la seconda più antica del mondo dopo quella di Venezia ed iniziata nel 1951, risalendo al 1895, è prevista aprire le porte Domenica prossima.

Ma lo farà fra le polemiche, dopo che più di 50 artisti, per protestare contro il recente conflitto a Gaza, hanno invitato gli organizzatori a restituire i circa 40.000$ di finanziamento ricevuti da Israele, il cui consolato nella città è uno degli sponsor della manifestazione.

Un artista di Ramallah, Ruanne Abou-Rahme, previsto esibirsi alla mostra con il collega palestinese Abbas Basilea, è stato tra i circa 60 firmatari di una lettera aperta agli organizzatori, spingendo il quotidiano Globo a soprannominare l'evento la "Biennale del conflitto."

Tre artisti israeliani sono previsti partecipare insieme ad altri 70 partecipanti all’evento di quest'anno. Il sito web della mostra presenta il consolato israeliano, che Sabato non è stato raggiungibile per commenti in qualità di sponsor.

Globo, tuttavia, ha citato il Console Generale Yoel Barnea aver detto di essere sorpreso.

"Noi siamo democratici – ci sono diversi punti di vista nel nostro paese,” ha detto Barnea, aggiungendo che non voleva vedere un sovrapposizione tra cultura e politica. Ha insistito che la sponsorizzazione non sarebbe stata ritirata, ed ha pianificato di presenziare alla mostra.

La lettera ha sottolineato come i firmatari fossero assai scontenti come l’evento, fondato nel 1951, “abbia accettato soldi dallo Stato di Israele.”

Il gruppo ha incitato gli organizzatori a rifiutare il finanziamento, riportato essere intorno ai 40.000$, su un budget totale di 10,5 milioni di $.

La lettera non ha spiegato se gli artisti avrebbero boicottato l’evento se gli organizzatori non avessero rifiutato la sponsorizzazione di Israele.

La campagna [militare, ndt] di Israele a Gaza aveva visto il Brasile richiamare il proprio ambasciatore da Tel Aviv a Luglio, per protesta contro le vittime civili.

Yigal Palmor, portavoce del Ministro degli Affari Esteri israeliano, rispose sbeffeggiando il Brasile come un “nano diplomatico”, costringendo il Presidente israeliano a scusarsi con la sua controparte brasiliana Dilma Rousseff all’inizio del mese.

Israele a parte, un certo numero di altri governi sta supportando la Biennale, inclusi Gran Bretagna, Francia, Germania e Messico.

 

 

 

 

 

 

Fonte: english.ahram.org.eg

Traduzione: BDS Italia