LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Action Alert! 

Di fronte allo sciopero della fame tuttora in atto da parte di prigionieri politici palestinesi e in risposta alla loro richiesta di intensificare la campagna ‘Stop G4S’, il Comitato Nazionale Palestinese del BDS (BNC), la più ampia coalizione della società civile palestinese che è a capo del movimento globale BDS, fa appello alle persone di coscienza perché rafforzino la campagna di boicottaggio contro G4S a causa del suo pesante coinvolgimento in gravi violazioni israeliane del diritto internazionale.


Ci sono quattro cose che potete fare per dimostrare la solidarietà con i palestinesi in sciopero della fame nelle prigioni israeliane:

1.  Unitevi alla nostra azione creativa sui social media: scattate una foto individuale o di gruppo tenendo un cartello con l’hashtag #StopG4S seguito da un messaggio di solidarietà con i prigionieri politici palestinesi. Inviate la foto a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e noi diffonderemo il vostro contributo attraverso i nostri social media accounts. Potete anche twittare la foto usando l’hashtag #StopG4S e noi la ritwitteremo.

2.  Organizzate proteste ed azioni creative che promuovano il boicottaggio di G4S presso le sue sedi nella vostra città.

3.  Organizzate eventi pubblici, azioni informative e di sensibilizzazione sui diritti dei prigionieri palestinesi, sulla complicità di G4S nel regime di oppressione israeliano e sul suo coinvolgimento in gravi violazioni dei diritti umani nell’industria privata delle carceri in tutto il mondo e per promuovere il boicottaggio ed il disinvestimento da G4S.

4.  Intensificate o lanciate una campagna nella vostra comunità religiosa, nel vostro sindacato, nel vostro fondo o istituto pensionistico per escludere G4S dai contratti e/o rescinderli.

​ Comunicateci le vostre azioni o se avete bisogno di supporto, e condividete con noi fotografie, comunicati stampa, articoli di giornale o video: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..


Contesto: 

G4S, la società privata per la sicurezza più grande del mondo, deve essere chiamata a rispondere dei contratti che ha in corso con le autorità carcerarie israeliane, dato il fatto, ampiamente documentato, che i prigionieri palestinesi, compresi i bambini, sono costantemente sottoposti a torture, umiliazioni e trattamenti inumani nelle prigioni israeliane, incluse quelle che si avvalgono dei servizi di G4S. G4S fornisce anche servizi di sicurezza agli insediamenti illegali israeliani ed ai checkpoint militari nei territori palestinesi occupati.

I prigionieri politici palestinesi nelle prigioni e nei centri di detenzione israeliani hanno lanciato uno sciopero della fame di massa a sostegno dello sciopero della fame di Bilal Kayed, in detenzione amministrativa. Kayed, al 59° giorno di sciopero, protesta contro la sua detenzione amministrativa, una procedura che consente ai militari israeliani di tenere prigionieri i palestinesi a tempo indeterminato in base ad informazioni segrete senza imputazione e senza processo.

Attualmente, Israele tiene in carcere circa 7000 prigionieri politici palestinesi, 350 bambini, 62 donne e in detenzione amministrativa 750 persone. Il sistema carcerario israeliano è parte integrante del complessivo regime di oppressione contro il popolo palestinese, concepito per spezzare la volontà di un popolo in lotta per la giustizia, la libertà e l’uguaglianza.

A causa dell’assidua campagna BDS, ispirata dalla determinazione dei prigionieri politici palestinesi, G4S ha perso contratti per il valore di milioni di dollari in oltre una dozzina di paesi per il suo ruolo nelle violazioni israeliane dei diritti umani. Comunque, dopo che la società aveva pubblicamente comunicato che avrebbe lasciato scadere i contratti con le autorità carcerarie israeliane, il Direttore Esecutivo Ashley Almanza è venuto meno a questo impegno. In occasione dell’assemblea generale annuale del 2016 di G4S, ha affermato che ‘noi concluderemo la transazione (la vendita di "G4S Israele") solo se otterremo termini soddisfacenti’ e che G4S ‘continuerà ad operare in Israele anche se venderemo "G4S Israele"’.

Continuando lo sciopero della fame per chiedere dignità e libertà, i prigionieri politici palestinesi hanno svelato la brutalità di Israele nel negare i loro diritti fondamentali. Per esprimere un’efficace solidarietà con il loro eroico sciopero, lanciamo un appello ad intensificare la campagna ‘Stop G4S’ per assicurare che G4S ponga davvero fine ad ogni forma di complicità con il regime israeliano di oppressione.

Come è stato dimostrato dalle vincenti campagne BDS contro Veolia, Orange e CRH, le prolungate e strategiche campagne di boicottaggio e disinvestimento che recano danno ai profitti delle grandi compagnie coinvolte nei crimini di guerra israeliani ed in altre violazioni del diritto internazionale sono gli strumenti più efficaci per convincerle a porre fine alla loro complicità. La stessa logica di pressione vale per G4S.

Sappiamo bene che G4S, una cosiddetta società “per la sicurezza”, non lascia dietro di sé altro che insicurezza ed ingiustizia, lucrando quotidianamente sul razzismo istituzionalizzato contro le comunità di colore, sulle deportazioni di rifugiati e richiedenti asilo e sulla privatizzazione dei servizi pubblici. Siamo solidali con coloro che si oppongono a G4S. 

Fonte: Palestinian BDS National Committee (BNC)

Traduzione a cura di BDS Italia