LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Comunicato di adesione al boicottaggio contro Hewlett-Packard:

Aderiamo al progetto di boicottaggio della multinazionale Hewlett-Packard, che fornisce ad Israele strumenti elettronici per il controllo automatico di operazioni militari messe in atto sul Muro dell’Apartheid  ed a Gaza, nelle operazioni dell’esercito israeliano contro la popolazione palestinese.

Riteniamo che il programma di boicottaggio BDS ( Boycott, Disinvestment, Sanctions) iniziato dai Palestinesi nel 2005 sia un mezzo di resistenza non violenta contro la continua persecuzione dei Palestinesi da parte di Israele, sia nella Cisgiordania occupata militarmente, sia nella Striscia di Gaza. Il successo del BDS è stato ed è molto importante soprattutto perché ha richiamato all’opinione pubblica mondiale il problema dell’ingiustizia della occupazione militare da parte di Israele, e delle atrocità commesse continuamente da Israele contro la popolazione civile di Palestina. Importanti associazioni culturali,  politiche e religiose hanno adottato il BDS in Europa e negli USA,  per segnalare ai governi dei diversi Paesi la gravità dell’inosservanza di Israele delle ormai numerosissime delibere delle Nazioni Unite a condanna degli atti contro il Diritto Internazionale che esso compie.

Noi riteniamo che il BDS sia da applicarsi anche alle imprese industriali e commerciali di qualsiasi Paese che traggono profitto dalla vendita ad Israele di armi e sistemi tecnologici che direttamente o indirettamente servono ad opprimere, perseguitare e colpire le popolazioni palestinesi, ed invitiamo i Governi ad applicare gli stessi criteri. Riteniamo anche che il BDS vada applicato contro le aziende e le Istituzioni che forniscono i loro prodotti destinato a scopi criminali, e non contro le singole persone degli studiosi che ne fanno parte: tuttavia giudichiamo che anche le persone i cui studi sono utilizzati per tali scopi debbano prendere posizione contro chi li mette di fatto al servizio di progetti criminali. Così pensiamo che chi lavora alla formulazione di un gas nervino debba cessare tale attività, mentre lo studio del funzionamento delle sinapsi tra neuroni è una importante e degna attività.

Paola Canarutto, Presidente di ECO

Giorgio Forti,di ECO