Stop alla demolizione della Scuola di Gomme in Palestina! #dirittoallostudio

Stop alla demolizione della Scuola di Gomme in Palestina! #dirittoallostudio

Lanciata
7 settembre 2016
Petizione diretta a
Mario Draghi (Presidente del Consiglio dei Ministri) e 3 altri/altre
Firme: 803.387Prossimo obiettivo: 1.000.000
Sostieni ora

Perché questa petizione è importante

CHI DEMOLISCE UNA SCUOLA, DEMOLISCE IL FUTURO

La Scuola di Gomme del villaggio beduino di  Kahnal Ahmar, Area C, Territori Palestinesi Occupati, è nuovamente a rischio demolizione da parte del governo israeliano!

La Scuola di Gomme, realizzata da Vento di Terra Ong, sostenuta negli anni dalla diplomazia internazionale, e in particolare dalle Agenzie ONU, è divenuta un simbolo del diritto all’istruzione e di difesa dei diritti delle comunità beduine palestinesi residenti nell’Area C della Palestina occupata militarmente da Israele.

Si tratta di una struttura senza fondamenta realizzata con pneumatici usati, progettata dallo studio Arcò di Milano, per fare fronte alla proibizione delle Autorità Israeliane di realizzare costruzioni in muratura nell'area C e alle specifiche esigenze locali.

Una struttura che per caratteristiche costruttive e materiali utilizzati, è considerata un esempio nell’ambito dell’architettura bioclimatica. La scuola è dalla sua fondazione sotto ordine di demolizione ed è stata costantemente attaccata dal movimento dei coloni quale “minaccia all’esistenza dello stato di Israele”. La Corte Suprema Israeliana si è espressa nel 2014 invitando le parti a trovare un accordo e ribadendo il valore sociale della struttura.

Il prossimo 14 settembre l’esecutivo israeliano presenterà alla Corte Suprema israeliana la propria posizione in merito alla demolizione richiesta dai coloni. Nell’area non sono state realizzate strutture a favore delle popolazione palestinese, mentre continua a crescere e ad ampliarsi la colonia di Maale Adumin, la cui costruzione ha significato il trasferimento e l’evacuazione della popolazione beduina che viveva su quel terreno.

Il plesso di Khan al Ahmar - realizzato nel 2009 dalla Ong italiana Vento di Terra con il contributo della Cooperazione Italiana, della CEI e di una rete di Enti Locali lombardi - ospita 8 classi, per un totale di circa 200 minori. Minori che a causa delle limitazioni imposte dai militari e dell’isolamento dei villaggi dove risiedono non posseggono alternative reali e rischiano di perdere il diritto all’istruzione primaria.

Sono alunni appartenenti in maggioranza alla comunità beduina Jahalin, che vive nell’area del “Corridoio E1”. Una striscia di terra che da Gerusalemme giunge a Gerico, definita dagli Accordi di Oslo temporaneamente quale “Area C” fino al 1999, quando avrebbe dovuto realizzarsi il totale ritiro dell'esercito israeliano, mentre invece ne continua il totale controllo.  È considerata strategica dai militari, che ivi vorrebbero completare il “Muro di Separazione”, separando in due tronconi ciò che rimane dei Territori Palestinesi. La costruzione delle colonie, la deportazione dei residenti, la demolizione delle case, la realizzazione di infrastrutture militari e civili da parte della potenza occupante, rappresentano una grave violazione del Diritto internazionale. L’intenzione espressa dell’esecutivo israeliano è demolire la scuola e riallocare in tempi brevi gli alunni nel plesso di Al Jabal, distante una decina di chilometri.

La demolizione della scuola di Khan Al Ahmar creerebbe un pericoloso precedente e un danno notevolissimo alla comunità locale, ponendo le basi per una sua rapida deportazione. Si tratterebbe della seconda demolizione di una struttura realizzata dalla Cooperazione italiana in due anni, dopo lo spianamento del luglio 2014 del Centro per l’infanzia di Um al Nasser, nella Striscia di Gaza, anch’esso realizzato dalla Ong Vento di Terra. Azione perpetrata dall’Esercito israeliano durante l’occupazione dell’area, in piena violazione della Quarta Convenzione di Ginevra.

Vento di Terra Ong e AssopacePalestina lanciano un appello a personalità del mondo della politica, della cultura e dell’arte per chiedere al Governo Italiano e all’Unione Europea di intervenire per la tutela dei diritti umani fondamentali e del diritto all’istruzione delle comunità beduine, per la difesa della Scuola di Gomme, perché i bambini di Khan al Ahmar possano avere un futuro.

 Sostieni il diritto all'istruzione dei bambini, sostieni la Scuola di Gomme!

#iostoconlascuoladigomme

www.ventoditerra.org
www.assopacepalestina.org

ENGLISH VERSION

The Tire’s school, created by Vento di Terra NGO, supported over the years by international diplomacy and in particular from UN agencies, has become a symbol of the right to education for the Palestinian Bedouin communities living in Area C, under military occupation by Israel.
It is a structure without a foundation, built with used tires (designed by Arcò studio in Milan) to meet the prohibition of the Israeli authorities to realise masonry buildings in Area C.

Because of construction features and materials used, this building is considered an example in the field of bioclimatic architecture. The school is under demolition order since its founding and has been constantly attacked by the settler movement as a "threat to the existence of the state of Israel." The Israeli Supreme Court has expressed itself in 2014 asking the parties to reach an agreement and reiterating the social value of the structure.
The next September 14th the Israeli executive will present to the Israeli Supreme Court its position on the demolition request by the settlers. In the area new structures for the Palestinian population are never been realized, while the Maale Adumim settlement continues to grow and expand, that is the reason of the transfer and evacuation of the Bedouin population living on that land.

The complex of Khan al Ahmar - built in 2009 by the Italian NGO “Vento di Terra” with the support of the Italian Cooperation, the Italian Conference of Bishops and a network of local italian authorities - host to 8 classes, for a total of about 200 children. Because of restrictions imposed by the military and the isolation of the villages where they live, the children do not have real alternatives and risk to lose their right to primary education.
Students are in majority from the Jahalin Bedouin community, which lives in the "Corridor E1". A strip of land that goes from Jerusalem to Jericho, defined by the Oslo Accords temporarily as "Area C" until 1999, when it should have been the total withdrawal of Israeli forces. It is considered strategic by the military, that there would complete the "Separation Wall", separating into two parts what remains of the Palestinian territories. Settlement constructions, deportation of residents, demolition of houses, construction of military and civilian infrastructures by the occupying power, represent a serious violation of international law. The expressed intention of the Israeli executive is to demolish the school and relocate the students in the complex of Al Jabal, that is about ten kilometers from Khan al Ahmar.

The demolition of the Khan Al Ahmar school would create a dangerous precedent and serious damage to the local community. It would be the second demolition of a structure built by the Italian Cooperation in two years, after the destruction in the July 2014 of the Children’s Land Kindergarten in Um al Nasser, Gaza Strip, which was also made by the Vento di Terra NGO. An Israeli action perpetrated by the Army during the occupation of the area, in full violation of the Fourth Geneva Convention.

Vento di Terra and AssopacePalestina NGOs ask to anyone willing to protect the Tire’s School to join and sign the petition on Change.org. We ask also the Italian government and the European Union to intervene for the protection of fundamental human rights and the right of education of Bedouin communities, for the defense of the Tire’s School, because children of Khan al Ahmar can have a future.

Support the children rights, support the Tire’s School!

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Hanno sottoscritto l’appello ad oggi:

On. Franco Bordo
On. Beatrice Brignone
On. Filippo Fossati
On. Giulio Marcon
On. Marisa Nicchi
On. Erasmo Palazzotto
On. Michele Piras
On. Arturo Scotto
On. Marietta Tidei
On. Vincenza Bruno Bossio
On. Renzo Carella
On. Andrea Maestri
On. Elena Carnevali
On. Massimo Aloisio
On. Manlio Di Stefano

Moni Ovadia, attore teatrale, drammaturgo, scrittore, compositore e cantante

Alfredo Somoza, giornalista direttore della rivista on-line Dialoghi.info

Gianni Morelli, scrittore e direttore del laboratorio editoriale Iceigeo di Milano

Gianni Vaggi, Direttore del Master Internazionale in Cooperazione e Sviluppo, Università di Pavia

Gian Battista Parigi, presidente Centro Internazionale per la Cooperazione allo Sviluppo CICOPS, Università di Pavia

Dario Cestaro, autore di libri po-up o illustrati e docente Accademia Belle Arti di Venezia

Anna Trentin Professore d'Orchestra del Gran Teatro la Fenice di Venezia 

Emanuela Maria Bussolati, autrice di libri per l’infanzia

Giulia Orecchia, illustratrice e autrice libri per l'infanzia

Anna Forlati, autrice di libri illustrati

Fabrizio Eva, geografo Universita’ Ca’ Foscari Venezia

Cecilia Gavazzi, nutrizionista Istituto Nazionale dei Tumori, Milano

Carlo Sponzilli, cardiologo AO Polo Universitario San Paolo, Milano

Carlo RIDOLFI, Coordinatore nazionale Rete di Cooperazione Educativa-C'è speranza se accade

Clara Morini, formatrice area culturale CFP Cnos-fap San Zeno

Noemi Cerza, Docente della Scuola Paritaria Secondaria di I° "Cappelletti-Turco" di Colognola ai Colli (Verona)

Marconi Lorella, Architetto, Soave (Verona)

Luciana Bertinato, docente scuola primaria, Soave (Verona)

Pamela Tessari, docente scuola primaria, Soave (Verona)

Paolo Paci, giornalista di viaggio e scrittore

Massimiliano Tabusi, professore associato, Università per Stranieri Siena

Raffaele Mantegazza, professore, università Di Milano Bicocca

Michele Lobaccaro, Radiodervish, musicista compositore

Mario Cucinella, architetto

Nabil Salameh, Radiodervish, musicista compositore

Graziano Perotti, Fotografo

Sumaya Abdel, consigliera (PD)

Paolo Limonta, consigliere (sinistra per milano)

Natasha Tosoni, consigliera (PD)

Basilio Rizzo, consigliere (Milano in comune)

Patrizia Bedori, consigliera (movimento 5 stelle)

Corrado, consigliere (movim 5 stelle)

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